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Borsa oggi 12 agosto: la tregua sui dazi Usa-Cina spinge i mercati, Tokyo ai massimi. Occhi su inflazione Usa

La tregua sui dazi tra Stati Uniti e Cina, prorogata fino al 10 novembre, sostiene i mercati globali e porta Tokyo a nuovi record. Riflettori puntati sull’inflazione Usa e sul vertice in Alaska tra Trump e Putin

Borsa oggi 12 agosto: la tregua sui dazi Usa-Cina spinge i mercati, Tokyo ai massimi. Occhi su inflazione Usa

Le borse europee aprono in rialzo, spinte dal rinnovo della tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina, estesa per altri tre mesi fino al 10 novembre. La sospensione dei dazi – al 30% per le merci statunitensi e al 10% per quelle cinesi – ha ridato fiducia agli investitori e contribuito a spingere la Borsa di Tokyo a nuovi massimi storici: l’indice Nikkei 225 ha toccato durante la seduta i 42.983,34 punti, segnando un progresso di oltre 1.100 punti (+2,8%) e superando il precedente massimo storico registrato a luglio dello scorso anno. A spingere il rally è stata la debolezza dello yen, che si è svalutato fino a 148,30 sul dollaro, favorito anche dall’incertezza politica legata alla recente perdita della maggioranza al Senato da parte della coalizione di governo giapponese.

In Europa, i principali indici viaggiano in positivo: Parigi guadagna lo 0,5%, Milano lo 0,49%, Francoforte lo 0,21% e Madrid lo 0,29%. Segnali positivi arrivano anche dai mercati cinesi: l’indice blue chip CSI 300 avanza dello 0,6% a metà giornata, mentre l’indice composite di Shanghai cresce dello 0,51%. A Hong Kong, l’indice Hang Seng rimane stabile a 24.929 punti.

Trump-Putin in Alaska: esclusa la partecipazione di Zelensky

Tuttavia, lo scenario globale resta complesso. Gli investitori seguono con attenzione gli sviluppi dei conflitti in Medio Oriente e in Ucraina, quest’ultima al centro del vertice imminente in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin. Trump ha escluso la partecipazione del presidente ucraino Zelensky, dichiarando che in Alaska sarà “solo con Putin” e che capirà in pochi minuti se si potrà raggiungere un accordo. Ha inoltre criticato Zelensky, definendo “irritanti” le sue azioni, ma non ha escluso un possibile coinvolgimento futuro di Ucraina ed Europa.

Focus sui dato macro: attesa per l’inflazione Usa

In Europa non sono previste trimestrali di rilievo, ma gli investitori seguiranno con attenzione i dati sul mercato del lavoro nel Regno Unito, l’indice Zew sulla fiducia economica in Germania, ma soprattutto i dati sull’inflazione Usa in uscita oggi e giovedì: l’indice dei prezzi al consumo (Cpi) e l’indice dei prezzi alla produzione (PPI). Secondo un sondaggio Dow Jones, il Cpi dovrebbe aumentare dello 0,2% su base mensile e del 2,8% su base annua, mentre l’indice core è previsto in crescita dello 0,3% mensile e del 3,1% annuo.

Questi dati saranno fondamentali per indirizzare le decisioni della Federal Reserve nella riunione di settembre, con le probabilità di un taglio dei tassi di 25 punti base salite all’86%, secondo le previsioni del Cme FedWatch.

In Australia, invece, la banca centrale ha deciso un taglio dei tassi ai minimi del 2023 per fronteggiare segnali di rallentamento nel mercato del lavoro, aggravati dai dazi statunitensi.

A Piazza Affari occhio a…

A meno di dieci giorni dall’assemblea straordinaria chiamata a votare l’Ops su Banca Generali, Mediobanca resta sotto la lente. VM 2006, società del gruppo Caltagirone, continua a contestare la convocazione dell’assemblea, denunciando in un comunicato “gravi carenze informative”, soprattutto sugli accordi di partnership tra Piazzetta Cuccia, Generali e Banca Generali. La società critica anche la possibile delega “in bianco” al consiglio di amministrazione, riservandosi ogni azione.

Intanto, la famiglia Gavio, tramite la società Aurelia, ha venduto ieri altre 25 mila azioni Mediobanca a un prezzo medio ponderato di 21 euro per azione, incassando complessivamente 525 mila euro.

La seduta si caratterizza per volumi contenuti e una prevalenza di titoli in lieve rialzo. Tra i migliori spicca Stm (+1,45%), dopo che Morningstar ha migliorato la raccomandazione portandola da Neutral a Buy, con target price a 28 euro. Seguono il settore lusso con Moncler (+1,15%) e Brunello Cucinelli (+1,1%), e Interpump Group (+1,06%). In progresso anche Leonardo, Buzzi, Prysmian, Inwit e Banca Popolare di Sondrio, con guadagni tra lo 0,5% e lo 0,8%. Unicredit avanza dello 0,5%, nonostante l’abbassamento del giudizio Morningstar da Hold a Sell, con target a 57 euro. In leggero rialzo anche Unipol (+0,17%), con Berenberg che ha alzato il target price a 19,60 euro confermando il rating Buy.

Tra i pochi titoli in calo, Nexi perde lo 0,15%, Campari lo 0,03% dopo il taglio del target price da parte di Morgan Stanley, mentre Mps scende dello 0,02% a 8,058 euro.

Da segnalare inoltre il debutto di Friends sul segmento Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, dopo il completamento dell’Ipo con un collocamento a 1,20 euro per azione.

Lo spread tra Btp e Bund decennali è in rialzo a 82 punti, in crescita dello 0,50% rispetto ai 79,6 punti di ieri. Il rendimento del Btp a 10 anni sale al 3,52%, mentre quello del Bund si mantiene al 2,70%.

Gli altri mercati

Sul fronte valutario, l’euro si mantiene stabile poco sopra 1,16 dollari, mentre il petrolio segna un lieve rialzo: il future sul Wti a settembre avanza dello 0,28% a 64,14 dollari al barile, mentre il Brent di ottobre cresce dello 0,3% a 66,83 dollari. Il gas naturale ad Amsterdam sale dello 0,5%, a 33,15 euro al megawattora. L’oro, dopo il rally di venerdì, si allontana dai massimi dopo che Trump ha annunciato la sospensione dei dazi sul metallo prezioso.

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