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Banca Generali, il futuro è sempre più rosa

Dopo i buoni risultati del 2020, la banca guidata da Gian Maria Mossa guarda sempre di più alle donne e ai giovani, sulla scia di due testimonial d’eccezione: Federica Brignone e Beatrice Venezi.

Banca Generali, il futuro è sempre più rosa

Una banca sempre più rosa e vincente, come le sue due testimonial d’eccezione che non a caso sono due donne, due campionesse nel loro campo: la sciatrice Federica Brignone, già vincitrice della Coppa del mondo di sci alpino e che ha da poco raggiunto nientemeno che Debora Compagnoni come vittorie in carriera, e Beatrice Venezi, la direttrice d’orchestra appena 31 enne (li compie in questi giorni) ma già di fama internazionale. Banca Generali ha scelto queste due italiane talentuose per promuovere una svolta rosa e giovane, con dei riscontri tangibili anche nel 2020.

Nonostante la pandemia che ha messo in crisi il mondo del lavoro, infatti, la banca guidata da Gian Maria Mossa ha aumentato il proprio organico del 10% confermando un trend che già era iniziato nel 2019. E la crescita del personale, non a caso, è stata trainata principalmente da due categorie di lavoratori: donne e giovani. “Il nostro obiettivo – ha commentato Valentina Frezza, Responsabile HR di Banca Generali – è quello di perseguire una crescita sostenibile e duratura nel tempo, puntando anche sulle competenze e sull’entusiasmo dei giovani per disegnare insieme a loro il futuro della consulenza patrimoniale alle famiglie. Per farlo, abbiamo avviato da tempo percorsi di scambio e collaborazione con i più importanti atenei italiani e abbiamo messo la formazione al centro del percorso di sviluppo e crescita delle nostre persone”.

Se si guarda ai numeri di Banca Generali del 2020, il tasso di neoassunti più elevato riguarda proprio il personale avente una fascia di età inferiore ai 30 anni, che rappresenta il 60%. E tra questi, il 68% è espressione del genere femminile. Numeri che confermano una tendenza consolidata che vede oggi una percentuale di dipendenti di sesso femminile pari al 49% dell’intera popolazione aziendale. Di fatto, una parità di genere che si esprime anche nei ruoli chiave dell’organigramma aziendale. Guardando alle strutture di vertice di Banca Generali, salta subito all’occhio come alcune posizioni strategiche siano ricoperte da giovani manager donna.

“Avere giovani donne alla guida di alcune tra le direzioni più importanti della Banca evidenzia come il nostro non sia un progetto di comunicazione, ma una precisa scelta aziendale in cui il merito e la competenza vengono prima di qualunque altro criterio di selezione – conferma ancora Frezza, che conclude -. Si tratta di un risultato del quale siamo particolarmente orgogliosi e che deriva dalla profonda convinzione che sia fondamentale andare oltre qualunque preconcetto di genere per perseguire una crescita sostenibile e duratura nel tempo”. Insomma, per Banca Generali il futuro sembra essere davvero rosa.

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