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Asta record dei Bonos spagnoli, Piazza Affari difende quota 20mila

La Borsa di Milano ritorna sopra quota 20mila dopo l’avvio incerto di stamattina che l’aveva riportata sotto – Quasi invariati gli altri listini europei – Lo spread Bonos-Bund scende a 193 dopo che il triennale spagnolo è stato piazzato al tasso record dell’1,59% – Brillano Unipolsai e le Popolari – Nomura promuove Telecom Italia – Scintille World Duty Free.

Asta record dei Bonos spagnoli, Piazza Affari difende quota 20mila

ASTA RECORD DEI BONOS SPAGNOLI. CALA L’INFLAZIONE. PIAZZA AFFARI DIFENDE QUOTA 20 MILA. SALE UNPOLSAI 

La Borsa di Milano -0,22% recupera la partenza incerta di stamattina che aveva spinto l’indice fino a un minimo di 19.889 punti. A fine mattinata si muove di nuovo sopra quota 20.000 (a 20.001 punti).

Quasi invariate anche le Borse europee dopo che l’indice finale dei prezzi al consumo nella zona euro a dicembre è stato confermato allo 0,8% tendenziale dallo 0,9% di novembre: Francoforte ripiega dal suo record storico toccato ieri: indice Dax -0,09%. Londra +0,09%, Parigi -0,08%. Madrid -0,13%.

Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi si attesta a 205 punti, contro i 204 punti della chiusura di ieri (rendimento al 3,88%), e il differenziale Bonos/Bund scende a 193 punti per un tasso del 3,75% dopo che il Tesoro spagnolo ha collocato 5,915 miliardi dei suoi titoli. Il triennale è stato piazzato al tasso record dell’1,59%. 

La Banca centrale europea nel bollettino mensile ha ribadito che non vede rischi di deflazione nell’area, ma prevede un prolungato periodo di bassa inflazione. Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann ha detto che non c’è ragione per nutrire “irrazionali timori inflattivi”: non esiste, ha aggiunto, il rischio deflazione nella zona euro. Weidmann, inoltre, prevede che l’economia tedesca continuerà a rafforzarsi quest’anno e il prossimo, sostenuta dal basso livello di disoccupazione e dalla crescente domanda interna. 

Pesa intanto sui listini europei l’andamento depresso dei consumi. Ahold perde il 3,7%, Carrefour il 3,4% e Dixons, il secondo venditore di apparecchi elettronici in Europa segna un calo del 3%. Oggi l’attenzione sarà sui dati dell’inflazione, che in Usa dovrebbe salire a dicembre all’1,5% dall’1,2% del mese precedente. In America sarà diffuso anche il dato sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione della settimana scorsa, previsto a quota 328mila.

A Piazza Affari si mette in luce UnipolSai +2,42% dopo la proposta di Allianz per l’acquisizione di alcuni asset. Generali -0,47%. Contrastate le banche. La Bce potrebbe essere un po’ più severa negli stress test del 2014. Secondo indiscrezioni riportate ieri da Bloomberg, che ha citato due funzionari della zona euro, la Banca centrale europea potrebbe fissare al 6% il livello minimo di Core Tier 1 ratio richiesto negli stress test.

Avanzano MontePaschi +1,77% e Pop. Milano +2,62%. Pop. Emilia Romagna -0,37%, Unicredit -0,98%, Intesa -1,04%.
Fra le blue chip, Finmeccanica -1,34% consolida dopo il +8% di ieri. Invariata Pirelli. In grande evidenza Fiat +2,81%. 
Cnh Industrial -0,58%, JP Morgan ha tagliato il giudizio a Underweight da Neutral. 

Telecom Italia +1,74% nel giorno del cda. Nomura ha alzato il giudizio a Neutral da Reduce. Jefferies ha avviato la copertura con raccomandazione Hold e target price a 0,74 euro. World Duty Free +1,84%, GTech +1,14%. Scendono Eni -0,23% ed Enel -0,72%. 

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