Condividi

Arte cinese: la collezione ambiziosa di Monsieur Thiers esposta al Louvre di Parigi

La mostra del Louvre di Parigi (14 maggio – 25 agosto 2025) propone di far conoscere al grande pubblico queste opere eccezionali , mettendole in relazione con il contesto storico, diplomatico e culturale della loro creazione e poi con la loro collezione da parte di Thiers. Mette in luce la passione, fino ad ora poco nota, di Thiers per la Cina

Arte cinese: la collezione ambiziosa di Monsieur Thiers esposta al Louvre di Parigi

Lavori recenti hanno portato alla luce coloro che facevano parte della collezione Thiers: giornalista, storico, grande personaggio politico del XIX sec. (deputato, ministro, presidente del consiglio e, infine, presidente della Repubblica francese) È un fatto relativamente poco noto: l’arte cinese è molto presente al Louvre. Il Museo del Louvre ospita nel suo Dipartimento delle Arti Decorative più di 600 opere di origine cinese, provenienti principalmente dalle collezioni di Adolphe Thiers, Adèle de Rothschild e dalle collezioni reali. Tra loro ci sono dei veri tesori. La prima sezione presenta brevemente Adolphe Thiers, la sua particolare visione dell’arte, il suo approccio al collezionismo e la sua passione per il Rinascimento. La seconda sezione, cuore della mostra, presenta la collezione cinese nel suo complesso. Infine, il percorso espositivo segue i grandi temi osservabili nella sua collezione: la storia antica e contemporanea, le immagini della Cina (paesaggi, architettura, costumi), alcuni temi chiave della cultura cinese (lingua, scrittura, studiosi), le tre saggezze  (Buddismo, Taoismo, Confucianesimo), la porcellana cinese – di cui era un riconosciuto esperto – e infine l’arte imperiale. In quest’ultimo ambito la collezione annovera diversi capolavori.

Collezionista ambizioso

La prima sezione della mostra presenta Adolphe Thiers, giornalista, storico, direttore della stampa, accademico, politico. La sua passione per l’arte e la sua collezione saranno al servizio della sua ambizione sociale e, reciprocamente, le sue reti sociali gli consentiranno di alimentarla. Una sala d’epoca che evoca il suo studio e una selezione di opere europee mettono in risalto l’intreccio della sua collezione asiatica con gli altri oggetti da lui raccolti.

Passione per la Cina

La passione di Adolphe Thiers per la Cina ebbe inizio nell’adolescenza; Raccolse opere, libri e documenti con l’intento di scrivere una storia dell’arte mondiale, nella quale la Cina avrebbe occupato un posto importante. Thiers, uomo di lettere, scoprì la Cina e la sua cultura attraverso oggetti e libri. Questa sezione si apre con la presentazione della sua biblioteca sinologica e del posto cruciale delle opere sulla storia cinese. Thiers era interessato alla lunga storia della Cina e, quando poteva, acquistava opere antiche. Lavorò anche per immaginare la Cina, collezionando dipinti, incisioni e disegni che rappresentassero il paese. Si interessò anche alla cultura degli studiosi cinesi, al ruolo della scrittura in questa civiltà e ad argomenti come il tè o il gusto della natura.

La collezione di riferimento 

La mostra presenta infine le opere di Thiers relative alle tre saggezze cinesi : taoismo, buddismo e confucianesimo. Barthélémy Saint Hilaire, uno dei suoi amici più cari, era uno specialista del Buddismo. Lo stesso Thiers era un rinomato specialista di porcellane cinesi e la sua collezione costituiva un punto di riferimento all’epoca (fu in parte distrutta durante la Comune). La mostra si conclude con la presentazione delle opere imperiali. Collezionando opere d’arte ben prima delle guerre dell’oppio (a cui si opponeva), Thiers aveva accesso ai collezionisti in Cina attraverso la sua rete di viaggiatori, diplomatici e sinologi. Riuscì ad acquisire alcune opere di prim’ordine, tra cui uno straordinario rotolo del Qingming Shanghe Tu realizzato per l’imperatore Qianlong.

Museo del Louvre

A cura di Jean-Baptiste Clais, curatore capo del Dipartimento di Arti decorative del Museo del Louvre.

Commenta