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Fs, Rfi e Mit aggiornano il contratto di programma: 2,1 miliardi per potenziare la rete ferroviaria nazionale

Firmato il Terzo atto integrativo tra ministero Trasporti e Rete Ferroviaria italiana. Le cifre: 1,6 miliardi per la sicurezza dell’infrastruttura e 500 milioni per la gestione operativa della rete nel biennio 2025-2026

Fs, Rfi e Mit aggiornano il contratto di programma: 2,1 miliardi per potenziare la rete ferroviaria nazionale

Rete Ferroviaria Italiana, la società del Groppo Fs che si occupa della gestione dell’infrastruttura ferroviaria nazionale e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) hanno firmato il Terzo atto integrativo al contratto di programma – parte Servizi 2022–2026, aggiornandolo alle esigenze del biennio 2025-2026. L’intesa vale complessivamente circa 2,1 miliardi di euro, fondi approvati dal Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) nei giorni scorsi a seguito di un’informativa con esito positivo.

L’accordo punta a rafforzare le attività di manutenzione e gestione della rete ferroviaria nazionale, in linea con l’evoluzione dei costi e l’espansione delle esigenze operative.

Le cifre: 1,6 miliardi per la sicurezza dell’infrastruttura

La parte più consistente dell’aggiornamento, circa 1,6 miliardi di euro, è destinata alla manutenzione straordinaria della rete ferroviaria. Si tratta di un intervento cruciale, che risponde alla necessità di adeguare gli standard di sicurezza e affidabilità del servizio in un contesto in cui le sollecitazioni dell’infrastruttura e l’età media degli impianti richiedono investimenti strutturali.

Una parte importante degli interventi riguarderà le stazioni ferroviarie, dove è previsto un ampliamento delle attività manutentive. Il rafforzamento degli interventi mira a migliorare non solo le performance tecniche della rete, ma anche la qualità dell’esperienza per i passeggeri.

Le cifre: 500 milioni per la gestione operativa della rete

Accanto agli investimenti in manutenzione, circa 500 milioni di euro saranno destinati alla gestione dell’infrastruttura, per garantire la piena operatività del sistema ferroviario. Questo segmento include attività quotidiane di esercizio, monitoraggio e controllo della rete, tutte fondamentali per assicurare puntualità e continuità del servizio.

Contratto rivisto per fronteggiare inflazione e aumento dei costi

L’Atto integrativo aggiorna anche i parametri economici del Contratto di Programma, tenendo conto dell’impatto dell’inflazione e dell’aumento dei costi delle materie prime e delle forniture. Le revisioni contrattuali erano necessarie per mantenere sostenibile l’attuazione degli interventi, in un contesto macroeconomico ancora segnato dalle tensioni sui prezzi e dalle difficoltà di approvvigionamento.

All’interno dell’accordo rientra anche il piano di potenziamento degli organici avviato da Rfi, con l’obiettivo di rafforzare i presidi territoriali responsabili della manutenzione.

La firma dell’aggiornamento consolida la collaborazione tra Mit e Rfi nella direzione di un trasporto ferroviario più moderno, sostenibile e affidabile. Fs conferma così il proprio impegno a proseguire nell’ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria nazionale per garantire un servizio di trasporto sempre migliore per i cittadini e per la mobilità del Paese.

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