“Attualmente, la politica monetaria nell’area dell’euro si trova nuovamente ad affrontare un contesto di elevata incertezza”. Lo afferma il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta a Milano in occasione della conferenza per i 50 anni di Prometeia che ricorda come le proiezioni Bce “per i prossimi mesi indicano un’inflazione che si manterrà ben al di sotto dell’obiettivi del 2% per un periodo prolungato, accompagnata da una dinamica produttiva debole. “A contribuire all’incertezza concorrono, da un lato, i segnali contraddittori provenienti dalla politica commerciale degli Stati Uniti e “il conflitto tra Israele e Iran“.
Bankitalia, Panetta: “Errori su stime per shock geopolitica”
“Prevedere l’economia non sarà mai un esercizio esatto. Gli agenti economici, a differenza delle particelle fisiche, reagiscono alle politiche, formulano aspettative, interagiscono strategicamente”, dice ancora Panetta a Milano.
“Durante la pandemia e nella fase di alta inflazione del 2022-23 – i modelli econometrici hanno registrato significativi errori previsivi, riaccendendo il dibattito sulla loro affidabilità” ha ricordato il governatore. “Si tratta di un nodo cruciale: errori rilevanti possono compromettere la tempestività e l’efficacia dell’azione della banca centrale, con effetti concreti sulla stabilità dei prezzi, sulla crescita e sull’occupazione. In realtà, la maggior parte di questi errori – in particolare quelli relativi all’inflazione – è riconducibile all’imprevedibilità degli shock esogeni che si sono verificati in quella fase, legati a fenomeni di natura più geopolitica o ambientale che economica”. Il governatore ha quindi aggiunto come “l’errore continuerà a far parte del processo. E proprio per questo motivo, il lavoro sui modelli non potrà mai dirsi concluso. Come ricorda una celebre battuta: ‘è difficile fare previsioni, soprattutto quando riguardano il futuro’.
Il governatore ha ricordato quindi come “l’impennata dei prezzi dell’energia tra il 2021 e il 2022 è stata determinata in ampia misura dalla manipolazione dell’offerta di petrolio da parte della Russia e dall’invasione dell’Ucraina”.
“Com’è evidente, la possibilità di anticipare eventi di questo tipo ha ben poco a che fare con le caratteristiche dei modelli previsivi. Un elemento rassicurante, emerso da analisi condotte ex post, è che oltre due terzi dell’errore di previsione commesso dalla Banca d’Italia sull’inflazione del 2022 risulta attribuibile alla componente energetica; la quota sale all’80 per cento se si includono anche i prodotti alimentari”.
“La lezione emersa dalle crisi pandemica ed energetica riguarda la necessità di affinare le tecniche per anticipare l’andamento di variabili esogene chiave, a partire dai prezzi energetici stessi, notoriamente volatili e particolarmente rilevanti ai fini dell’inflazione” ha concluso il governatore.
Panetta: “IA interessante per modelli economici ma non basta”
“L’intelligenza artificiale – prosegue il governatore – apre prospettive interessanti per la modellizzazione di dinamiche complesse e non lineari, come già accaduto nel campo meteorologico’, tuttavia ‘in ambito monetario, la capacità di offrire una narrazione economica rimane irrinunciabile. Per questo, anche i modelli più avanzati dovranno affiancarsi a strumenti interpretabili e teoricamente fondati”.
Esistono, spiega il numero uno di Palazzo Koch, “alcune strade promettenti per migliorare l’affidabilità delle previsioni macroeconomiche, dalla valutazione sistematica delle fonti di errore, all’integrazione tra modelli macro e microeconomici, fino all’uso di scenari alternativi in condizioni di incertezza”. In ogni caso, è il suo messaggio conclusivo, “le sfide future richiederanno strumenti ancora più evoluti. Sarà cruciale comprendere l’impatto di tendenze di lungo periodo – come la transizione ecologica – e sfruttare le potenzialità offerte dai recenti progressi nell’elaborazione dei dati”.
Sul finale, Panetta ricorda alla platea come “prevedere l’economia, in definitiva, non sarà mai un esercizio esatto. Gli agenti economici, a differenza delle particelle fisiche, reagiscono alle politiche, formulano aspettative, interagiscono strategicamente. Per questo, l’errore continuerà a far parte del processo”.