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WhatsApp, pubblicità in arrivo: cosa cambia e perché. Quali effetti con la nuova strategia di Meta

La pubblicità arriva su WhatsApp: così Meta mette in atto una nuova strategia. Quali saranno le novità e le ricadute economiche in casa Zuckerberg

WhatsApp, pubblicità in arrivo: cosa cambia e perché. Quali effetti con la nuova strategia di Meta

Su WhatsApp arriva la pubblicità, Meta cambia strategia. Quando la società di Zuckerberg aveva comprato WhatsApp nel 2014 per 19 miliardi di dollari, l’applicazione si fondava su alcuni principi semplici: privacy, assenza di pubblicità e assenza di giochi. Dopo 11 anni, però, la strategia cambia. Con l’introduzione delle pubblicità all’interno del social network, il cambiamento sarà significativo. Che l’applicazione si stia lentamente trasformando, è sotto gli occhi di tutti. Recentemente è stata aggiunta la barra di ricerca “Meta AI”, che fornisce la funzione d’integrazione dell’intelligenza artificiale e che non può essere disattivata. 

WhatsApp, pubblicità: come funziona

Meta ha ribadito più volte che non inserirà le pubblicità nelle chat private. Saranno infatti inserite all’interno della sezione “Aggiornamenti”. Funzioneranno così: tra uno stato e l’altro compariranno delle adv. Per chi utilizza Instagram, funzioneranno nello stesso modo di quando compaiono tra le storie.

WhatsApp, pubblicità: cosa significa

La vicepresidente del product management di WhatsApp, Nikila Srinivasan conferma che questa novità non impatterà sul rispetto della privacy degli utenti: le chat rimarranno criptate con la tecnologia, introdotta nel 2016, end-to-end. Il punto che sottolinea Srinivasan non è casuale. La necessità di ribadire che le chat rimarranno private è riconducibile ad una preoccupazione: su quale base saranno create questa pubblicità? Dove verranno prese le informazioni che personalizzeranno le pubblicità a seconda dell’utente che utilizza la app? 

Srinivasan, come riporta Il New York Times, conferma che queste sono le domande che si sono posti a Meta per introdurre nel mercato queste funzioni. Hanno così rassicurato che le pubblicità non si baseranno sulle informazioni scambiate in chat, ma su informazioni quali: paese di provenienza e la lingua impostata sul telefono.

WhatsApp, pubblicità: gli effetti

Monetizzare la piattaforma attraverso l’inserimento delle pubblicità, si inserisce in un contesto più ampio di mutamenti del servizio comunicati da Meta. Attualmente, all’interno dell’app sono già presenti i canali. Con le nuove modifiche, gli amministratori dei canali potranno inoltre addebitare agli iscritti degli abbonamenti come riporta Cnbc. L’applicazione è probabile che tratterrà un 10% di commissione da queste tariffe.

Secondo quanto riportato da Meta, WhatsApp ha 1 miliardo e mezzo di utenti. I guadagni derivati da queste pubblicità potranno, presumibilmente, rendere ancora più forte la presenza di WhatsApp sul mercato. Una presenza che, agli occhi dell’Ue, sarà sempre più importante tenere d’occhio e monitorare.

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