Condividi

Borsa 16 giugno: l’Europa allunga su ipotesi accordo dazi Usa-Ue. Le vendite piegano Renault, a Milano Mediobanca sale ma Banca Generali cede – DIRETTA

In rialzo le Borse europee con Milano, dove gli occhi sono puntati sul risiko bancario. Scende l’oro – Segui la DIRETTA • MERCATI Occhi su petrolio e indicazioni in arrivo dalle banche centrali di Gabriella Bruschi

Borsa 16 giugno: l’Europa allunga su ipotesi accordo dazi Usa-Ue. Le vendite piegano Renault, a Milano Mediobanca sale ma Banca Generali cede  – DIRETTA

Le Borse europee chiudono in territorio positivo, nonostante le tensioni geopolitiche restino elevate sul fronte mediorientale, con nuovi scambi di missili tra Israele e Iran. A Milano il Ftse Mib si riavvicina ai 40mila punti, sostenuto dal comparto bancario e dai titoli oil. Bene anche il resto d’Europa. Procede in verde anche Wall Street.

A condizionare il sentiment resta l’intensificarsi del conflitto in Medio Oriente, che spinge al ribasso i prezzi del petrolio.

LEGGI ANCHE: Borse in modalità stand-by

La settimana che si è aperta oggi sarà scandita dalle riunioni di alcune tra le principali banche centrali: domani tocca alla BoJ, mercoledì alla Fed (attesi tassi fermi al 5,25-5,50%), giovedì alla BoE. In agenda anche i meeting della Banca centrale svizzera e della Banca centrale cinese. Intanto in Canada è in corso il summit del G7, che si concluderà martedì, con focus su Ucraina, Gaza, cambiamento climatico e relazioni commerciali transatlantiche; si discuterà anche della proposta di Trump di proporre Putin come mediatore del conflitto in Medio Oriente.

Dalla Germania arrivano indiscrezioni secondo cui l’Unione europea sarebbe pronta ad accettare un accordo commerciale con gli Stati Uniti basato su dazi fissi al 10%, a condizione che l’intesa venga definita secondo criteri chiari e condivisi. Secondo quanto riportato dal quotidiano economico tedesco Handelsblatt, l’obiettivo della Commissione europea è quello di evitare l’imposizione di tariffe più elevate su settori strategici come automotive, farmaceutica e componentistica elettronica. Al momento, però, Washington non ha ancora confermato e Bruxelles attende la risposta.

In Asia, Tokyo ha chiuso in forte rialzo, sostenuta dal calo dello yen. Positive anche le altre piazze. Dalla Cina segnali contrastanti: la produzione industriale a maggio rallenta (+5,8% annuo), ma le vendite al dettaglio sorprendono (+6,4%, massimo da dicembre).

A Piazza Affari, l’attenzione resta alta sul risiko bancario. Mediobanca, che ha rinviato al 25 settembre l’assemblea sull’Ops su Banca Generali in attesa di chiarimenti da parte di Generali, ha chiuso in rialzo, giù invece la Banca del Leone. Salgono anche Mps e Unicredit, che si è scoperto avere una partecipazione vicina al 2% in Piazzetta Cuccia. Intanto ha preso il via l’offerta di Bper su Popolare di Sondrio.

In evidenza i titoli energetici e della difesa, con acquisti su Eni, Saipem e Leonardo, in scia al contesto internazionale. Focus anche su Interpump, che ha annunciato l’acquisizione del 65% della veneta Padoan, specializzata in serbatoi per veicoli industriali.

Nel settore automotive sale Stellantis, che per ora non risente delle turbolenze innescate in Francia dal crollo di Renault (perde oltre il 7%) a Parigi, dopo l’annuncio a sorpresa dell’uscita dell’ad Luca de Meo, destinato a prendere il timone del gruppo del lusso Kering che invece vola in Borsa guadagnando quasi il 10%.

Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene stabile in area 95 punti base.

Commenta