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Su Cosentino dietro-front di Bossi. Maroni, invece, spinge altri deputati a votare si’ all’arresto

I deputati della Lega avranno libertà di voto e dovranno riflettere prima di votare per l’arresto perchè, secondo il capo leghista, “nelle carte non c’è niente” – A Bossi hanno fatto eco altri rappresentanti leghisti, sui quali è stato Maroni a spingere per votare sì all’arresto – Il caso Cosentino si incrocia con la lotta di potere interna al Carroccio

Su Cosentino dietro-front di Bossi. Maroni, invece, spinge altri deputati a votare si’ all’arresto

Alla fine Berlusconi qualche risultato nel suo faccia a faccia con Bossi sul caso Cosentino l’ha ottenuto. E così ieri sera il capo del Carroccio, proprio mentre il cooordinatore del Pdl campano si recava a palazzo Grazioli, ha effettuato un parziale, ma significativo dietro-front. Così ha spiegato che i parlamentari della Lega avranno libertà di voto e che dovranno riflettere bene prima di votare per l’arresto del parlamentare, visto che “nelle carte non c’è nulla”. A Bossi hanno fatto eco altri rappresentanti leghisti, sui quali è stato soprattutto Maroni a spingere per votare sì all’arresto, portando su questa unanime posizione lo stato maggiore della Lega. Tesi ardita, visto che alla riunione dello stato maggiore leghista in via Bellerio era presente anche Bossi, e con lui i rappresentanti del cerchio magico. Insomma il caso Cosentino si incrocia con la dura lotta di potere interna alla lega.

A questo punto il voto di oggi dell’aula sulla proposta di arresto appare dall’esito incerto. Contro l’arresto voteranno anche i radicali eletti nel Pd. Ma potrebbero non aderire al pressing di Berlusconi in favore del parlamentare campano, alcuni deputati del Pdl, da tempo contrari ai metodi usati dal coordinatore del Pdl campano. Guido Compagna

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