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Mediobanca, lettera a Generali: accordo su Banca Generali entro il 6 agosto

In una lettera firmata da Nagel e Pagliaro, Mediobanca avrebbe chiesto a Generali di decidere entro la prossima settimana sul potenziale accordo di distribuzione tra le parti in vista del possibile esito dell’offerta lanciata su Banca Generali

Mediobanca, lettera a Generali: accordo su Banca Generali entro il 6 agosto

Ultimatum di Mediobanca a Generali: entro il 6 agosto, il Leone dovrà decidere sul potenziale accordo di distribuzione tra le parti in vista del possibile esito positivo dell’offerta lanciata su Banca Generali. Lo rivela il Sole 24 Ore, secondo cui sarebbe questo il contenuto della lettera firmata da Alberto Nagel e Renato Pagliaro, rispettivamente amministratore delegato e presidente di Mediobanca che sarebbe arrivata nei giorni scorsi sul tavolo del vertice di Generali. 

Proprio il prossimo 6 agosto, Generali riunirà il consiglio d’amministrazione allo scopo di approvare i conti del primo semestre.

Mediobanca e il contratto di distribuzione con Generali

L’offerta da oltre 6 miliardi di Mediobanca su Banca Generali aveva come contropartita le azioni Generali possedute da Piazzetta Cuccia, pari al 13,02% del capitale. Tra le condizioni dell’offerta c’erano quella di raggiungere una soglia minima del 50% del capitale più un’azione, il perfezionamento di accordi di collaborazione con Generali e Banca Generali, e “l’assunzione da parte di Generali di un impegno sulle azioni proprie ricevute come corrispettivo di un lock up di 12 mesi a partire dal perfezionamento dell’offerta, con riguardo a operazioni di offerta e collocamento presso il pubblico indistinto”.

Il contratto di distribuzione era uno dei tasselli più importanti dell’offerta e uno dei motivi per i quali, tra l’altro, l’istituto aveva deciso di rinviare al 25 settembre l’assemblea inizialmente convocata il 16 giugno scorso per ricevere il via libera degli azionisti all’offerta su Banca Generali. Come ricorda il Sole 24 Ore, in un comunicato diffuso in quelle ore, Piazzetta Cuccia aveva evidenziato l’esigenza espressa da alcuni soci titolari di una quota sia nell’istituto che nella compagnia assicurativa (Caltagirone, ndr.) “di conoscere le valutazioni e l’orientamento di Generali rispetto alla proposta al fine di potersi esprimere nell’assemblea della stessa Mediobanca, anche considerando che l’adesione di Assicurazioni Generali è essenziale per il perfezionamento dell’operazione”. Da allora le parti hanno evidentemente continuato a lavorare sul dossier ma ora, complice la pausa estiva che in agosto “congela” tutti i processi in corso, viene richiesta un’accelerazione.

Milleri: “Offerta Mps appetibile, ma ancora di più con adeguamento”

Nel frattempo prosegue l’offerta di Mps su Mediobanca che secondo l’amministratore delegato di EssilorLuxottica e presidente di Delfin, Francesco Milleri, “è molto interessante”

“Un eventuale adeguamento che rifletta l’andamento dei corsi di borsa renderebbe l’offerta più appetibile per gli investitori”, ha detto Milleri in un’intervista al Corriere della Sera. “Siamo nel mezzo del risiko bancario che sarebbe meglio descrivere come lo sviluppo naturale di un mercato rimasto fermo per troppo tempo’”, ha osservato il numero uno di Delfin, primo azionista di Piazzetta Cuccia e socio anche del Monte dei Paschi.

“Non so se tutti i cambiamenti saranno giusti ma quello che ho imparato in tanti anni con Leonardo Del Vecchio è che se si vuole migliorare bisogna per forza cambiare”, ha aggiunto.

Per quanto riguarda la quota in Generali, “abbiamo consolidato la nostra posizione completando nelle due giurisdizioni Ue che mancavano all’iter autorizzativo per poter restare sopra il 10% della compagnia, quota che abbiamo superato a seguito delle operazioni di buyback”, ha  spiegato il manager. “Non credo – ha precisato – ci siano molte società non bancarie o finanziarie ad aver raggiunto un simile risultato”. Interpellato poi sull’investimento in Unicredit, Milleri risponde: “Continueremo a monitorare i valori e a ponderare plusvalenze e opportunità, come ogni buon gestore”’.

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