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L’effetto Draghi dà euforia alle Borse: Piazza Affari stamani fa il bis. Ieri Wall Street ai massimi

Mercati euforici – dall’Europa all’Asia e all’America – per il colpo d’ala antispreada di Draghi – Stamani Piazza Affari fa il bis e vola – Corrono le banche (Unicredit, Mediobanca, Intesa, Ubi, Bper e Bpm supestar) e lo spread scende a 370 punti base – Fonsai-Unipol: collocati tutti i diritti inoptati – Generali perfeziona la cessione di israeliana Migdal

L’effetto Draghi dà euforia alle Borse: Piazza Affari stamani fa il bis. Ieri Wall Street ai massimi

EFFETTO DRAGHI: WALL STREET AI MASSIMI DAL 2008

SPREAD SOTTO 370, MILANO OGGI TENTA IL RALLY BIS

Volano i mercati di tutto il mondo sull’onda delle parole che Mario Draghi pronuncia all’Eurotower di Francoforte, dopo il direttorio più importante della storia della Bce.

A Wall Street l’indice S&P è schizzato su del 2% toccando i massimi dal gennaio 2008. Segue a ruota il Dow Jones +1,9%- Ma a guidare la corsa è il Nasdaq +2,2%: occorre risalire al Natale 2000, dopo lo sboom delle società Internet, per ritrovare l’indice tecnologico così in alto.

Non meno euforici i mercati asiatici. L’indice Nikkei sale del 1,83%, l’Hang Seng di Hong Kong del 2,37%.

Al centro dell’attenzione, una volta tanto in senso positivo, è Piazza Affari. La Borsa di Milano ha messo a segno infatti un travolgente rialzo, superata solo da Madrid: L’indice FtseMib è salito del 4,3% a 15.780 punti, Madrid del 4,7%.. Meno ampi i rialzi delle altre Borse Londra è salita del 2,1%, Parigi +3% e Francoforte +2,9%.

Ancor più impressionante il recupero dei titoli di Stato: il rendimento del decennale italiano è sceso di 24 punti base al 5,25% e lo spread con Bund di pari scadenza si è ridotto di 32 punti base a 369. Il future Bund scende a 140,45 e si porta sui minimi di fine aprile.

L’euforia dei mercati è ben spiegata dal commento di un trader asiatico a Bloomberg: “Comunque vadano le cose in futuro, i rischi di un collasso della zona euro nel 2012 sono cancellati”. Eppure non mancano i rischi evocati dalla minacciosa profezia di Jens Weidmann, il presidente della Buba: “Sapere come entrate – ha ammonito i colleghi con toni danteschi – Non sapete come ne uscirete”. , Il piano dovrà superare l’esame, indiretto, della Consulta tedesca, che mercoledì dovrà pronunciarsi sulla legittimità dell’adesione tedesca all’Esm, uno dei serbatoi cui la Ue dovrà attingere per finanziare gli acquisti. Ma l’euforia dei mercati, nonostante questi ostacoli, una volta tanto è pienamente giustificata.

A Piazza Affari, che registra i massimi da cinque mesi, le banche hanno preso il volo. Unicredit +8,1%, Mediobanca +5,9%,spinta come tutte le banche dalla decisione della Bce di lanciare un programma di acquisto di titoli di Stato per calmierare gli spread.: dai minimi degli ultimi 12 mesi, toccati il 26 luglio, il titolo ha guadagnato il 66%.

Il consorzio di garanzia degli aumenti di capitale di Fondiaria-Sai ed Unipol, capitanato da piazzetta Cuccia e da Unicredit, ha collocato sul mercato tutti i diritti rimasti inoptati, gli ultimi diritti per la sottoscrizione di nuove azioni ordinarie Unipol sono stati piazzati ad un prezzo simbolico di 0,0005 euro. Lunedì si saprà quanti diritti delle due operazioni saranno stati effettivamente esercitati. Le atime parlano di un inoptato complessivo di 500 milioni (su 660). Sul mercato sarebbero stati piazzati solo 100 milioni di titoli cui vanno aggiunti i 60 milioni aggiuntivi di Fonsai che si è accollata Unipol. Ma il rally innescato dalle decisioni della Bce potrebbe spingere i prezzi delle due compagnie a livelli decisamente più appetibili, consentendo un rush finale a tutto vantaggio dei leader del consorzio, Mediobanca e Unicredit.

Intesa +5,9%, Ubi +9,1%, Popolare dell’Emilia +9,9%, Popolare di Milano +11,1%.

Generali completa il quadro del settore finanziario con un rialzo del 6,1%. La compagnia ha comunicato i nuovi termini della cessione della quota di controllo dell’israeliana Migdal a Eliahu Insurance: il 69% del capitale della compagnia passa di mano a 705 milioni di euro, 130 milioni in meno rispetto al prezzo già annunciato.

A mettersi in luce sono anche le società delle costruzioni: Impregilo +6,2%, Impregilo rimbalza dopo due sedute consecutive di ribasso e sale del 6% a 2,99 euro:Dai primi di agosto il titolo era arretrato del 10%.

Maire Tecnimont chiude in rialzo del 3,8% a 0,6345 euro. A richiamare gli acquisti sul titolo sono le buone notizie che arrivano dagli Usa, dove il gruppo si è aggiudicato due commesse per un valore complessivo di 250 milioni di dollari.

Buzzi +4,5%.

Rialzi diffusi nel segmento delle utility. Atlantia+2,48%, Snam +3,3%, Terna +2,9%, Enel +3,5%.

A2A guadagna il 2,8% portandosi a 0,4395 euro. Exane Bnp Paribas ha alzato la raccomandazione a neutral dal precedente underperform. Dal minimo storico toccato il 25 luglio, il titolo guadagna il 48%, da inizio anno il ribasso è del 41%.

In rialzo i petroliferi guidati da Eni, salita del 3,8%. Fra le blue chip, l’unico titolo in calo è Luxottica che ha perso il 4,7% dopo che Leonardo Del Vecchio ha venduto il 3,8%.

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