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Il Governo corteggia i No Vax e strizza l’occhio al populismo sanitario trumpiano: Garattini insorge e boccia Schillaci

La chiamata di due medici No Vax nel Comitato del ministero della salute per le politiche vaccinali è l’ultima follia del Governo che rilancia il populismo sanitario trumpiano e fa infuriare il farmacologo Garattini: “Così si insulta chi è morto per il Covid”. Schillaci al bivio: far saltare il Nitag o dimettersi

Il Governo corteggia i No Vax e strizza l’occhio al populismo sanitario trumpiano: Garattini insorge e boccia Schillaci

Due medici No Vax nel Comitato per le politiche vaccinali (il Nitag) del Ministero della salute? Incredibile e scandaloso: Silvio Garattini, farmacologo e oncologo di fama internazionale e presidente dell’istituto Mario Negri, insorge: “E’ una cosa inconcepibile. Un vero e proprio insulto a chi è morto, a chi ha sofferto e si è sacrificato durante il Covid. La reputo una scelta assolutamente sbagliata a cui il ministro non ha avuto il coraggio di reagire”. Garattini è infuriato e non la manda a dire: la sua bocciatura dell’imbelle ministro Schillaci è inesorabile. Si dice che Schillaci non fosse d’accordo con quelle nomine imposte da Fratelli d’Italia ma, se è davvero così, ha il dovere di dimettersi, sennò diventa complice. Purtroppo, le scandalose nomine al Nitag non solo l’unico segno del risorgente populismo No Vax del Governo Meloni sulla salute, che sta scimmiottando l’indecorosa politica della salute del Presidente americano Donald Trump e del suo indecente Segretario alla salute, Robert F. Kennedy, che con le sue bizzarrie anti-vaccini disonora la sua gloriosa famiglia.

Oltre alle nomine No Vax, Schillaci ha il torto di non aver ancora trovato dopo mesi e mesi un candidato per la direzione generale Emergenze Sanitarie del ministero della Salute, quella che ha competenze sulle vaccinazioni e sul piano pandemico. Poi ci sono le figuracce rimediate dall’Italia in materia di salute sul piano internazionale, che ci ha portato ad allontanarci dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) per compiacere le follie trumpiane, e ad astenerci il 20 maggio sul piano pandemico globale. Ce n’è abbastanza per bocciare Schillaci su tutta la linea.

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