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DERBY DELLA MOLE – Dopo vent’anni il Toro mette ko la Juve: 2 a 1: bomba carta e 12 feriti

DERBY DELLA MOLE – Dopo 20 anni il Toro si aggiudica la stracittadina per 2 a 1 mandando ko la Juve e rinviando la conquista dello scudetto dei bianconeri – Dopo una magistrale punizione di Pirlo che porta in vantaggio la Juve, il Toro rimonta con Darmian e vince con l’ex Quagliarella – Sassi contro il pulman della Juve, bomba carta con 12 feriti torinisti

DERBY DELLA MOLE – Dopo vent’anni il Toro mette ko la Juve: 2 a 1: bomba carta e 12 feriti

La festa è del Torino. Che, a 20 anni dall’ultima volta, torna a vincere un derby, scongiurando così l’onta di uno scudetto juventino nel proprio stadio. Il popolo granata esulta a pieni polmoni, quello bianconero abbozza e ripone le bandiere nell’armadio, con la speranza di tirarle fuori mercoledì sera, quando allo Stadium arriverà la Fiorentina e, forse, il titolo numero 31 (solo in caso di vittoria e mancato successo della Lazio sul Parma). Il 190esimo derby della Mole ha riportato indietro le lancette di almeno 20 anni, quando Torino e Juventus, pur con armi diverse, si giocavano la supremazia cittadina sul campo. Il cuore granata contro la nobiltà bianconera, tutto senza esclusione di colpi. All’Olimpico è andata in scena una partita bellissima, vibrante, combattuta e incerta dall’inizio alla fine.

E’ evidente che sull’andamento ha inciso la stanchezza della Juve, piuttosto provata dalla trasferta monegasca e dalle tensioni della Champions, ma questo non toglie nulla al Toro, capace di vincere (per giunta in rimonta) contro una squadra più forte. Certo, non è un caso che ogni qualvolta Allegri attui il turnover di massa arrivino delle cadute: dopo Parma ecco il derby, più o meno con gli stessi protagonisti in campo. Fuori Barzagli, Evra, Tevez e lo squalificato Marchisio, dentro Ogbonna, Padoin, Sturaro e Matri: la Juve 2 insomma, decisamente più alla portata del Torino. Che invece, come logico, ha affrontato il match con la formazione tipo, oltre che con una fame atavica di vittoria.

Che i granata fossero più in palla lo si capisce subito. Grinta, corsa, contrasti vinti e pressing a tutto campo, eccola qui la ricetta di Ventura per abbattere il “gigante” bianconero. La qualità tecnica però, nonostante il turnover, è dalla parte della Signora e al 35’ Pirlo abbaglia l’Olimpico con una meraviglia delle sue. La punizione tocca la traversa e s’insacca in rete, lasciando di stucco l’incolpevole Padelli. La scena si ripeterà anche a inizio secondo tempo, ma questa volta, per fortuna del portiere granata, il palo si rivelerà un alleato. E’ questo l’episodio che cambia tutto, una sorta di sliding doors in versione sabauda. Perché prima c’era stato il pareggio del Toro (Darmian al 44’, complice una dormita colossale di Bonucci) e, subito dopo, arriva il vantaggio. A firmarlo è Fabio Quagliarella, l’ex più atteso della partita: l’attaccante si getta sull’assist di Darmian e fredda Buffon da pochi metri (57’).

A quel punto la Juve si sveglia e le tenta tutte, ma proprio tutte, per invertire la rotta. Matri colpisce il palo esterno, Vidal lo sfiora di testa, Padelli dice no a Pepe e Sturaro con due autentici miracoli. Il Toro resiste, senza rinunciare al contropiede: Martinez si vede annullare un gol per fuorigioco (netto), Ogbonna ne salva un altro praticamente fatto. Alla fine, dopo 5 minuti di recupero d’altri tempi, i granata possono esultare: il tabù derby, durato 20 anni, è finito! “Non meritavamo di perdere, abbiamo creato moltissimo ma siamo stati imprecisi e sfortunati – le parole di Allegri. – Ad ogni modo dovevamo gestire meglio il risultato, il turnover non è una giustificazione”.

Tanta gioia invece in casa Toro, a cominciare da Ventura. “Questo successo è un premio per la nostra annata – ha spiegato il tecnico. – Siamo felici per i tifosi e per la società, c’è tanta soddisfazione proprio come a Bilbao”.

Spettacolo, gol ma anche cose brutte. Da segnalare, purtroppo, diversi episodi di cronaca extra calcistica. In mattinata le due tifoserie si sono affrontate a colpi di bastoni e sassi, gli stessi che, un paio d’ore prima del match, hanno frantumato un vetro del pullman bianconero. Incidenti anche dentro lo stadio: l’apice è stato il lancio, da parte di alcuni juventini, di una bomba carta verso il confinante settore granata. Risultato? 12 tifosi del Toro in ospedale, di cui uno in condizioni abbastanza gravi, 5 teppisti arrestati e una denuncia a piede libero.

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