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Crisi Turchia: lite con Erdogan, premier lascia

Il primo ministro turco Ahmet Davutoglu ha abbandonato l’incarico dopo il duro scontro con il presidente Recep Tayyp Erdogan – Le reazioni di mercati: tonfo della Borsa di Istanbul, recupera la lira sull’euro (ma aveva perso il 4% ieri).

Crisi Turchia: lite con Erdogan, premier lascia

Il primo ministro turco Ahmet Davutoglu abbandona l’incarico: l’annuncio delle dimissioni arriva dopo un intenso braccio di ferro con il presidente Recep Tayyp Erdogan. Lo scontro è personale e politico, perché la linea moderata di Davutoglu rappresenta un ostacolo a quella dura e accentratrice del presidente. Tra i due, mercoledì sera, i colloqui sono stati tutt’altro che concilianti: un’ora e mezza di conversazione a cui ha fatto seguito, questa mattina, l’annuncio ufficiale. “Non per scelta, ma per necessità”, come ha dichiarato oggi, Davutoglu non correrà per la leadership del partito a cui entrambi i leader fanno riferimento.

Davutoglu guida l’AKP dal 2014, anno in cui Erdogan è stato eletto presidente e ha lasciato vacante, dopo 13 anni, la leadership del Partito per la Giustizia e lo Sviluppo, da lui fondato. Nell’agosto di due anni fa, il premier uscente ha potuto contare sull’appoggio di Erdogan e non ha trovato contendenti sulla strada verso la premiership. Ma da allora, tra i due le divergenze sono diventate insanabili, fino all’annuncio di oggi. “Tornerò alla vita accademica. Dopo consultazioni con il nostro presidente e con le persone di cui mi fido, sono arrivato alla conclusione che un cambiamento nella posizione di leader del partito e di primo ministro è la cosa migliore”, ha detto Davutoglu a una platea di dirigenti del partito, in diretta tv, confermando che non si candiderà nuovamente alla guida del partito in occasione del congresso straordinario che si terrà il 22 maggio.

Lo scontro ha avuto strascichi anche sul fronte dei mercati. Soprattutto quello valutario, anche se oggi la lira turca recupera a 3,34 contro l’euro (+1,7%), dopo aver perso però il 3,9% nella giornata di ieri. In forte calo anche la Borsa di Istanbul, che arriva a perdere il 3,5% in mattinata. “La forte impennata nei rischi politici non farà altro che puntare ulteriormente i riflettori sulla debolezza economica del paese”, ha commentato l’analista Salman Ahmed, Chief Global Strategist di Lombard Odier Investment Managers che si aspetta un’incertezza significativa fino alla nomina di un nuovo primo ministro, sebbene sia probabile che un ulteriore consolidamento del potere di Erdogan sia oggi un timore strutturale. Da monitorare anche cosa farà la banca centrale turca che potrebbe invertire il suo corso di politica monetaria alla luce della rinnovata debolezza della lira.

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