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Congedo di paternità obbligatorio 2022 e non solo: ecco le nuove regole per la conciliazione vita-lavoro

Il governo dà il via libera al decreto che recepisce la direttiva Ue del 2019: novità in arrivo per il congedo di paternità obbligatorio, ma anche per quello di maternità

Congedo di paternità obbligatorio 2022 e non solo: ecco le nuove regole per la conciliazione vita-lavoro

Le nuove regole sul congedo di paternità obbligatorio entrano a regime, insieme ad alcune modifiche che riguardano la normativa del congedo parentale in senso lato. Le modifiche sono diventate operative con il via libera del Consiglio dei ministri di mercoledì 22 giugno al decreto legislativo presentato dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che recepisce la direttiva europea del 2019 sull’equilibrio tra vita e lavoro per i genitori.  

Ecco tutto quello che c’è da sapere in una breve guida.

Quanto dura il congedo di paternità obbligatorio?

La durata è di 10 giorni lavorativi.

Quando si può prendere il congedo di paternità obbligatorio?

Il padre lavoratore può fruire del congedo di paternità obbligatorio nel periodo compreso fra i due mesi precedenti e i cinque successivi al parto.

Quale differenza c’è con il congedo di paternità alternativo?

Il congedo di paternità obbligatorio è un diritto autonomo rispetto al congedo di paternità alternativo, che spetta al padre lavoratore solo nei casi di morte, grave infermità o abbandono del bambino da parte della madre.

Cosa cambia per i genitori soli?

Aumenta da 10 a 11 mesi la durata complessiva del diritto al congedo parentale per i genitori soli.

Quanto dura l’indennità?

Sale da 6 a 9 mesi il periodo di congedo parentale coperto dall’indennità pari al 30% della retribuzione.

Entro quando si può fruire del congedo parentale?

Anche su questo fronte si registra una novità: cresce infatti da 6 a 12 anni l’età del bambino entro la quale i genitori, anche adottivi o affidatari, possono fruire del congedo parentale.  

Cosa cambia per lavoratrici autonome e libere professioniste?

Viene esteso anche a loro il diritto all’indennità di maternità, anche per eventuali periodi di astensione anticipata per gravidanza a rischio.

Ci sono novità per lo smart working?

Sì. I datori di lavoro pubblici e privati che stipulano accordi per lo smart working devono dare la precedenza alle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori che siano caregiver oppure abbiano figli d’età inferiore a 12 anni (il limite anagrafico salta in caso di figli con disabilità).

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