Migliora più del previsto l’indice Ifo tedesco, sull’onda delle attese per il terzo pacchetto di salvataggio di Atene. Philips +3,6% inaugura la stagione delle trimestrali europee con numeri lusinghieri. Ma le buone notizie sul fronte dei mercati finiscono qui.
Pesa infatti sul Vecchio Continente lo shock del nuovo crollo della Borsa di Shanghai, -8,6%, in caduta libera dopo tre settimane di ripresa drogata dai forti stimoli governativi. Ad accelerare la discesa la congiuntura industriale negativa che accentua tra l’altro il crollo delle commodities.
Il Brent scende dello 0,4% a 54,4 dollari al barile, il Wti perde lo 0,5% a 47,9 dollari. Arretrano i petroliferi: Eni -0,9%, Saipem -0,3%. Il dollaro è in calo nei confronti dell’euro, scambiato a 1,108, in rialzo dello 0,9% su venerdì (1,098).
A Piazza Affari FiatChrysler perde il 2,5% dopo la multa da 105 milioni di dollari comminata negli Stati Uniti per negligenza nella gestione dei richiami di auto difettose. In ribasso anche Exor -0,20%, ad un passo dall’aggiudicazione di Partner Re dopo la pronuncia del proxy fighter Iss. In vista anche l’acquisizione di un’ulteriore quota di The Economist.
Finmeccanica scende dell’1%. La holding ha fatto trapelare, tramite un articolo sul Financial Times, l’intenzione di non vendere più la controllata Usa Drs. La controllata Selex ha vinto una commessa in Qatar. In parità StM. Prysmian scende del 2,3%.
Fra le banche Unicredit perde l’1,3%, MontePaschi -1,3%. Intesa scende del 2,6% dopo il declassamento di Goldman Sachs che ha tagliato la raccomandazione a Neutral da Conviction Buy.
