L’evento principale di oggi sarà la decisione della Banca Centrale Europea sui tassi di interesse, che quasi certamente comporterà un taglio di 25 punti base. Le dichiarazioni post-decisione della Presidente Christine Lagarde saranno ancora più importanti per fornire indizi sulle future mosse di politica monetaria. Gli investitori hanno il fiato sospeso in attesa di sviluppi nelle trattative sui dazi tra Trump e i partner commerciali: oggi attesa una telefonata tra Washington e Pechino, mentre un alto diplomatico giapponese e il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, sono in viaggio per gli Usa oggi.
Wall Street in bilico segue i negoziati tra Washington e i partner commerciali
Le azioni statunitensi hanno chiuso ieri in modo contrastante, con l’indice di riferimento S&P 500 invariato, il Nasdaq Composite, indice tecnologico in leggero rialzo (+0,32%), e il Dow Jones Industrial Average in calo (-0,22%), con gli investitori alle prese con l’analisi dei dati economici Usa che con la loro debolezza stanno evidenziando che inizia a farsi sentire il peso economico delle politiche commerciali del presidente Donald Trump. I guadagni iniziali dell’S&P 500 si sono esauriti verso la chiusura e il volume degli scambi è stato relativamente basso.
Il settore dei servizi ha subito una contrazione a maggio per la prima volta in quasi un anno, mentre le imprese hanno pagato prezzi di input più elevati, a ricordare che l’economia è ancora a rischio di rallentamento della crescita e aumento dell’inflazione. Il Rapporto Nazionale sull’Occupazione dell’ADP ha mostrato che a maggio i datori di lavoro privati statunitensi hanno assunto il minor numero di lavoratori in oltre due anni. Gli investitori attendono i dati chiave di venerdì sul lavoro Usa per avere ulteriori indicazioni su come l’incertezza commerciale stia influenzando il mercato del lavoro statunitense. L’unico risvolto positivo alla debolezza economica potrebbe essere un allentamento dei tassi da parte della Fed: gli operatori di contratti swap scontano ora maggiori probabilità di due tagli di un quarto di punto entro la fine dell’anno, a ottobre e dicembre e la possibilità di un intervento a settembre è aumentata a oltre il 90% da circa l’82%.
Washington ha portato i dazi sull’acciaio e sull’alluminio importati al 50%, colpendo in particolare Canada e Messico e ieri è scaduto il termine per la presentazione delle “migliori offerte” commerciali in modo da evitare che altre tasse punitive sulle importazioni entrino in vigore all’inizio di luglio. Gli investitori si concentrano ora sui negoziati tra Washington e i partner commerciali con il Giappone che ha inviato di nuovo oggi negli Stati Uniti il suo capo negoziatore Ryosei Akazawa alla ricerca di un accordo. Anche il nuovo cancelliere tedesco, Friedrich Merz, si recherà a Washington per un incontro con Trump nello Studio Ovale, inoltre c’è attesa per i colloqui tra Trump e il leader cinese Xi Jinping: nelle prossime ore potrebbe esserci l’attesa telefonata tra i due, hanno riferito alla Cnn fonti della Casa Bianca.
Il mese scorso si è chiuso con i maggiori incrementi mensili per l’indice S&P 500 e il Nasdaq da novembre 2023, grazie all’ammorbidimento della dura posizione commerciale di Trump e ai resoconti finanziari positivi. L’indice S&P 500 resta oltre il 2% al di sotto dei massimi storici toccati a febbraio.
Barclays si è unita a una serie di società di brokeraggio nell’aumentare il suo obiettivo di prezzo di fine anno per l’indice S&P 500, sottolineando l’attenuazione dell’incertezza commerciale e le aspettative di una crescita normalizzata degli utili nel 2026. Da segnalre Tesla che è scesa ieri del 3,5% poiché le vendite del produttore di veicoli elettrici sono diminuite per il quinto mese consecutivo nei principali mercati europei.
Asia poco variata. Debole l’asta di titoli di stato giapponese
Le azioni asiatiche hanno registrato movimenti modesti poiché gli investitori voglio evitare di prendere posizioni forti in vista del dato chiave sul lavoro Usa di domani. Le azioni giapponesi hanno esteso il calo dopo che la domanda all’asta di titoli di Stato trentennali è stata inferiore alla media e la più debole dal 2023, aumentando la pressione sul governo affinché modifichi l’emissione. Ciò dopo che la deludente domanda di titoli a 20 e 40 anni alla fine del mese scorso aveva messo in luce le preoccupazioni degli investitori per la mancanza di acquirenti per le scadenze più lunghe. Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è aumentato di 2 punti base. L’indice azionario Nikkei del Giappone è scivolato dello 0,2%.
I salari reali in Giappone sono diminuiti dell’1,8% ad aprile rispetto all’anno precedente, segnando il quarto mese consecutivo di calo, secondo i dati preliminari pubblicati giovedì dal Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare. Il calo riflette la continua pressione inflazionistica che supera la crescita salariale, erodendo il potere d’acquisto dei lavoratori. Il reddito mensile medio in contanti per dipendente è aumentato del 2,3% su base annua a 302.453 yen (circa 2.115,7 dollari USA), mentre la retribuzione base (guadagni previsti) è aumentata del 2,2%. I prezzi al consumo utilizzati per calcolare i salari reali (esclusi gli affitti imputati per le abitazioni occupate dai proprietari) sono aumentati del 4,1%, superando la crescita dei salari nominali e determinando un calo dei salari reali. I prezzi del riso sono aumentati del 98,4% su base annua, segnando un aumento record. Anche le principali aziende produttrici di bevande alcoliche hanno aumentato i prezzi ad aprile, facendo salire i prezzi della birra del 4,6% e delle bevande simili alla birra del 5,6%.
In Cina, un sondaggio privato ha mostrato che a maggio l’attività nel settore dei servizi si è espansa a un ritmo più rapido, segno che l’economia dei consumi si sta stabilizzando, mentre i dazi doganali statunitensi più elevati minacciano la domanda di esportazioni. L’indice Hang Seng di Hong Kong guadagna lo 0,4%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen sulla parità.
L’indice MSCI più ampio delle azioni dell’Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è salito dello 0,7%. La borsa della Corea del Sud è la migliore nell’area: indice Kospi +1%, su nuovi massimi da luglio. In rialzo anche l’azionario indiano: indice BSE Sensex di Mumbai +0,5%. Sulla parità l’indice S&P ASX 200 di Sidney.
Il dollaro è poco variato rispetto a tutti i suoi omologhi del G10 negli scambi asiatici. Il dollaro è salito dello 0,1% contro lo yen, attestandosi a 142,92. L’euro è rimasto invariato a 1,1416 dollari, dopo un guadagno dello 0,4% nella seduta precedente.
L’oro ha ridotto i guadagni del giorno precedente, mentre il petrolio è sceso dopo l’accumulo di scorte negli Stati Uniti e il taglio dei prezzi di luglio da parte dell’Arabia Saudita per gli acquirenti di greggio asiatici. L’oro spot è sceso dello 0,1% a 3.372,7 dollari l’oncia. Il greggio statunitense è sceso dello 0,2% a 62,75 dollari al barile.
Borse europee viste aprire sulla parità. A Piazza Affari occhi a Eni, Unicredit e Leonardo
Le borse dell’Europa dovrebbero iniziare la seduta intorno alla parità, future indice EuroStoxx 50 -0,1%. In Germania, gli ordini all’industria sono saliti dello 0,6% in aprile, +4,8% il dato tendenziale.
Banca Generali, Mediobanca. I soci del patto di consultazione hanno espresso un “generalizzato apprezzamento” riguardo all’offerta di acquisto su Banca Generali nella riunione di ieri convocata in vista dell’assemblea del 16 giugno. Nell’assemblea di Mediobanca sarà presente oltre l’80% del capitale, scrive la Repubblica, aggiungendo che Delfin e Benetton decideranno all’ultimo come votare. Secondo la Stampa Delfin potrebbe astenersi.
Leonardo si appresta a incassare un nuovo contratto dal ministero della Difesa indonesiano, scrive il Sole 24 Ore precisando che in ballo, secondo quanto dichiarato ieri dal responsabile del centro equipaggiamenti per la difesa del ministero Yusran Lubis, c’è una commessa da 240 milioni di dollari per l’acquisizione dei sei elicotteri Leonardo AW189. L’accordo dovrebbe essere siglato la prossima settimana a margine dell’Indo Defense Expo & Forum.
Fincantieri. Sarà raggiunto un impegno di spesa per la difesa pari al 5% del Pil in tutta l’alleanza Nato. Lo ha detto il segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth ai giornalisti presenti a Bruxelles prima di una riunione dei ministri della Difesa Nato, aggiungendo che per essere un’alleanza è necessario essere pronti al combattimento, ma che questo deve avvenire entro il vertice dell’Aia che si terrà alla fine di questo mese.
Pirelli. Il governo italiano sta facendo resistenza rispetto alle richieste del vice presidente esecutivo, Marco Tronchetti Provera, di inasprire le restrizioni imposte al socio cinese Sinochem. Lo riferiscono alcune fonti vicine alla situazione.
StM. La società prevede che 5.000 dipendenti lasceranno la società nei prossimi tre anni, inclusi i 2.800 tagli di posti di lavoro annunciati all’inizio di quest’anno. Lo ha detto l’AD Jean-Marc Chery. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha smentito l’ipotesi stampa di una divisione in due società.
L’amministrazione del presidente Donald Trump sta rinegoziando alcune delle sovvenzioni concesse dall’ex presidente Joe Biden alle aziende produttrici di semiconduttori, ha detto il Segretario al Commercio Howard Lutnick nel corso di un’audizione tenutasi ieri sera, lasciando intendere che alcuni premi potrebbero essere cancellati. Alcune delle sovvenzioni dell’era Biden “sembravano eccessivamente generose e siamo stati in grado di rinegoziarle”, ha detto Lutnick ai legislatori della Commissione per gli stanziamenti del Senato, aggiungendo che l’obiettivo era quello di favorire i contribuenti americani.
Unicredit ha annunciato di avere ritirato la richiesta di sospensiva al Tar sulla normativa del ‘golden power’ concernente l’offerta su Banco al fine di facilitare il confronto con il governo. Unicredit ha chiesto al Tar l’annullamento della lettera ricevuta il 30 maggio dal Mef che forniva chiarimenti sulle prescrizioni del ‘golden power’, ha detto ieri l’AD di Banco Bpm Giuseppe Castagna. La mossa ha irritato il Tesoro, secondo una fonte vicina alla situazione. Secondo un’altra fonte UniCredit ha aggiunto la lettera del Mef ai documenti presentati al Tar semplicemente come formalità procedurale.
Eni Plenitude ha lanciato una proprosta di acquisto vicolante sul 100% di Acea Energia