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Borse chiusura 9 luglio: l’Europa corre sperando nell’intesa sui dazi. A Milano banche super. Nvidia supera 4 mila miliardi di capitalizzazione

Le Borse europee corrono più di Wall Street ma Nvidia supera per la prima volta nella storia i 4 mila miliardi di dollari di valore di Borsa. il risiko bancario spinge Piazza Affari. Tempesta sul rame per i dazi di Trump al 50%

Borse chiusura 9 luglio: l’Europa corre sperando nell’intesa sui dazi. A Milano banche super. Nvidia supera 4 mila miliardi di capitalizzazione

Le Borse Ue scommettono su un accordo commerciale tra Casa Bianca e Commissione Europa e chiudono oggi una seduta ampiamente positiva, mentre Wall Street galleggia, ma Nvidia tocca i 4000 miliardi di capitalizzazione, prima società al mondo a raggiungere questo traguardo. 

Piazza Affari è regina del continente e archivia la giornata con un guadagno dell’1,59% a 40.821 punti base, massimi da ottobre 2007. Svetta sul listino un poker d’assi formato da Azimut +5,76%, Unicredit +4,59%, Intesa +2,63%, Prysmian +2,58%. Nella zona euro sono toniche anche Francoforte +1,39%, Parigi +1,44%, Madrid +1,44%. Fuori dalla regione è più tiepida Londra, +0,18%. 

Le speranze sui dazi fanno la differenza. Il presidente Usa Donald Trump sostiene che “la Ue ora ci sta trattando molto bene” e Bruxelles sparge ottimismo, tanto più che i tempi per trattare si allungano fino al primo di agosto. Per il WSJ un eventuale accordo manterrà i dazi al 10% sulla maggior parte dei prodotti europei. Se Washington invierà oppure no la famigerata lettera non è ancora chiaro, ma l’impressione è che il diavolo sia meno brutto di come lo si dipinge, benché trovi sempre nuovi modi di fare paura. Trump infatti ha detto ieri di voler dazi del 50% sul rame importato e grosse tariffe su semiconduttori e prodotti farmaceutici.

Passando dalla guerra commerciale a quella armata, pesa forse positivamente sulla propensione al rischio odierna anche la promessa di nuovo sostegno all’Ucraina da parte di Trump, che prende le distanze dal presidente russo Vladimir Putin. Un orientamento che avvicina nuovamente l’inquilino della Casa Bianca alla visione geopolitica dello storico alleato europeo.

Wall Street cauta, ma positiva e Nvidia tocca 4.000 miliardi di valore di mercato 

Oltreoceano Wall Street si muove cauta, ma positiva a metà giornata, sorretta dai giganti dell’intelligenza artificiale, a partire da Nvidia (+2%) che è la prima azienda al mondo a raggiungere i 4000 miliardi di dollari di valore di mercato. È in certa misura  l’intelligenza artificiale a mettere lo zampino anche nel rally di Essilux (+6,14%) a Parigi, dopo la notizia di Bloomberg che il partner Meta (+1,31% al Nasdaq) ha acquisito quasi il 3% nel produttore di occhiali, per un investimento i 3,5 miliardi di dollari circa. 

Materie prime rame a due velocità

In un mercato delle materie prime poco mosso, i future sul rame negli Stati Uniti hanno raggiunto livelli record dopo l’annuncio di Trump sulle importazioni del metallo, mentre i future in Europa e in Asia sono in calo.

È in timido rialzo invece l’oro e sono piatti i future di Brent e Wti. Con il primo che vede prezzi intorno ai 70 dollari al barile e il secondo che si muove poco oltre 68,30 dollari al barile. Anche sul valutario si respira una certa calma, dopo che ieri il dollaro ha recuperato i massimi da circa due settimane. Al momento l’euro preserva un cross poco sopra 1,17.

Piazza Affari, è Unicredit il matador nell’arena

Le banche, ben intonate in tutta Europa, aiutano il rally anche di Piazza Affari. Matador nell’arena è anche oggi Unicredit che ha più di un motivo per far parlare di sé. L’istituto guidato da Andrea Orcel si muove infatti su due prede. Da un lato la tedesca Commerzbank (-0,7% a Francoforte), dove Unicredit ha annunciato ieri sera di essere salita al 20% dei diritti di voto, convertendo parte dei derivati in suo possesso. Una giravolta della muleta che ha provocato l’immediata reazione di Berlino. “Il governo – ha detto un portavoce del ministero della finanze tedesco – respinge il metodo non amichevole e non concordato” e sostiene “la strategia indipendente di Commerzbank”.

Per quanto riguarda invece le mire di Unicredit relative a Banco Bpm (+2,29%), si aspetta la decisione del Tar del Lazio sul ricorso relativo al golden power. La pubblicazione del dispositivo avverrà entro il 16 luglio, intanto però la  Commissione Ue, dopo le indiscrezioni di ieri, precisa che ”nessuna decisione è stata ancora presa sui poteri speciali”.  

Sul listino principale svetta Azimut, premiata per i positivi dati della raccolta netta di giugno. Bene Prysmian, che secondo molti osservatori potrebbe beneficiare di eventuali super dazi sul rame. Il rischio dazi affossa invece Stm -2,27% e titoli della salute come Amplifon, -0,7%. Debolezza per Poste -0,77% e titoli del lusso come Cucinelli -0,48%.

Spread stabile

Il mercato secondario prosegue il suo cammino senza inciampi: lo spread tra Btp decennale e Bund di durata uguale resta intorno a 92 punti base, mentre i rendimenti sono indicati  rispettivamente a 3,55% e 2,63%.

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