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Borsa oggi 4 agosto: dopo il venerdì nero tutte le piazze azionarie tentano il rimbalzo, Europa e Wall Street sotto i riflettori

Piazza Affari guida il rimbalzo in Europa trainata dalle banche. Riflettori su Mediobanca dopo il via libera all’ops su Banca Generali, giù ancora Ferrari

Borsa oggi 4 agosto: dopo il venerdì nero tutte le piazze azionarie tentano il rimbalzo, Europa e Wall Street sotto i riflettori

Dopo il pesante crollo di venerdì, innescato dai deludenti dati sul mercato del lavoro statunitense e dai timori per le spinte protezionistiche dell’amministrazione Trump, le Borse europee cercano un rimbalzo. La seduta di oggi si apre in Europa con un clima più cauto ma improntato alla ripresa, sostenuto dalle attese su un possibile allentamento monetario da parte della Federal Reserve e dall’attenzione per i nuovi dati macro e le trimestrali in arrivo.

Europa in recupero, Milano guida i rialzi

Le principali piazze del Vecchio Continente aprono la seduta con il segno più: Parigi sale dello 0,49%, Francoforte dello 0,42% e Londra dello 0,24%. Maglia rosa Milano, che avanza dell’1,56% e torna sopra la soglia dei 40mila punti dopo il calo superiore al 2,5% registrato venerdì.

In controtendenza Zurigo, che apre in netto ribasso con l’indice principale perde l’1,5%, zavorrato dalle tensioni commerciali con Washington. Il fallimento dell’accordo sui dazi ha spinto gli Stati Uniti a imporre alla Svizzera tariffe fino al 39%, tra le più alte a livello globale. Il franco svizzero si indebolisce dello 0,5% sul dollaro, scambiando a 1,2368. A pesare sul listino elvetico anche le nuove pressioni del presidente Trump sui big del pharma per abbassare i prezzi dei medicinali. Ne risentono in particolare Novartis e Roche Holding, che insieme rappresentano circa il 30% dell’indice con i titoli che cedono rispettivamente l’1,3% e l’1,7%.

La giornata è priva di dati di rilievo, ma gli operatori guardano già a giovedì, quando si attende la riunione della Bce che potrebbe annunciare una nuova riduzione del costo del denaro. Sotto la lente, i nuovi dati sull’occupazione in Spagna (ancora in calo ma sotto le attese), le decisioni della banca centrale turca, e l’attesa riunione della Bank of England, che potrebbe procedere a un taglio dei tassi dal 4,25% al 4%.

A Piazza Affari brillano le banche, giù ancora Ferrari

A sostenere il listino milanese sono in particolare i titoli bancari, galvanizzati dai risultati dello stress test Eba che hanno premiato gli istituti italiani, meglio posizionati rispetto a quelli francesi, tedeschi e spagnoli. In evidenza Banca Popolare di Sondrio (+2,92%), Mediobanca (+2,44%), Leonardo (+2,41%), Intesa Sanpaolo (+2,26%) e Unicredit (+2,22%). Bene anche Banco BPM (+2,21%) e Finecobank (+2,15%).

Focus proprio su Mediobanca, che ha ottenuto il via libera dall’Antitrust e dalla Commissione Ue per l’ops su Banca Generali. Secondo indiscrezioni, Unicredit – che detiene ancora l’1,9% di Piazzetta Cuccia – potrebbe rafforzare la propria partecipazione e sostenere l’operazione.

Sul fronte politico, il vicepremier Antonio Tajani cerca di rassicurare i mercati sull’ipotesi di un contributo straordinario a carico delle banche, proposta dal collega Matteo Salvini: “Le banche devono fare la loro parte ma non possono essere indicate come nemico pubblico numero uno”.

In evidenza anche Fincantieri, che secondo quanto dichiarato dall’ad Pierroberto Folgiero presenterà entro fine anno un nuovo piano industriale focalizzato sull’espansione nella difesa.

Stellantis a luglio ha registrato una contrazione del 13,1% delle immatricolazioni di auto in Italia, a fronte di un calo del 5,11% del mercato. La quota di mercato del gruppo il mese scorso è salita al 25,8% dal 24,55% di giugno.

Tra i pochi segni negativi spicca invece Ferrari, alla terza seduta consecutiva in rosso complice la delusione per i risultati trimestrali e le prestazioni del team in Formula 1. Debole anche Campari.

Petrolio: Opec+ aumenta la produzione, prezzi in calo

Sulle materie prime, riflettori puntati sul petrolio. L’Opec+ ha annunciato un nuovo aumento della produzione da 547mila barili al giorno a settembre, azzerando di fatto i tagli decisi nel 2023. L’obiettivo è riconquistare quote di mercato, mentre restano vive le tensioni geopolitiche con Washington che minaccia nuove sanzioni contro chi acquista greggio russo, in particolare Cina e India.

I prezzi però restano deboli: il WTI cede lo 0,13% a 67,24 dollari al barile, mentre il Brent scivola a 69,53 dollari (-0,20%). Il gas naturale TTF si attesta a 33,79 euro/MWh, in calo dell’1,1%.

Sul valutario, l’euro è stabile sopra 1,15 dollari, trattando a 1,1569 (-0,16%). In lieve apprezzamento invece sullo yen a 171,00 (+0,12%).

Obbligazionario stabile, spread a 86 punti

Sul fronte dei titoli di Stato, lo spread Btp-Bund resta stabile a 86 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano si attesta al 3,55%, in leggero aumento rispetto al 3,53% di venerdì.

Asia in chiaroscuro, Tokyo in affanno

Seduta contrastata in Asia. Tokyo cede l’1,25% a quota 40.290 punti, in scia alle perdite di Wall Street e alla delusione per i dati sull’occupazione americana. In controtendenza le Borse cinesi: Shanghai (+0,6%) e Hong Kong (+0,3%) si muovono in territorio positivo, sostenute da acquisti nei settori bancario e della difesa. Seul sale dell’1,2%, mentre Sydney è invariata.

Wall Street: occhi puntati su tassi e trimestrali

Dopo il tonfo di venerdì, anche Wall Street prova a rimbalzare. I futures su Nasdaq e S&P 500 guadagnano circa lo 0,4%, sostenuti dalle aspettative di un imminente taglio dei tassi. Il FedWatch Tool indica una probabilità dell’80% per una mossa espansiva già a settembre, in netto aumento rispetto al 40% della scorsa settimana. I rendimenti dei Treasury sono in lieve recupero (10 anni al 4,24%), mentre il dollaro si indebolisce sull’euro (1,1569).

Prosegue la stagione delle trimestrali. In settimana sono attesi i conti di Palantir, Disney, AMD, Amgen, McDonald’s ed Eli Lilly.

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