Seduta positiva per i mercati europei, sostenuti dal doppio record segnato nelle scorse ore da Wall Street e dal Nikkei di Tokyo. Gli acquisti sono alimentati dal miglioramento del sentiment globale dopo i dati sull’inflazione statunitense di luglio, che si sono attestati in linea con le attese sia nella misura complessiva sia nella componente core.
Il lieve aumento dell’inflazione core, trainato dai servizi, non ha scatenato allarmi: la stabilità dei prezzi nei beni e negli alimentari ha attenuato i timori di una trasmissione rapida dei costi legati ai dazi. Per i mercati, il dato rafforza l’ipotesi di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già nella riunione di settembre.
Sul fronte internazionale, oggi i leader europei e l’Ucraina si confronteranno in videoconferenza con il presidente Usa Donald Trump, in vista del vertice di venerdì in Alaska con Vladimir Putin. L’incontro, definito da Trump “esplorativo”, mira a sondare possibili soluzioni per porre fine alla guerra in Ucraina.
Intanto, il presidente americano ha rinnovato gli attacchi al numero uno della Fed, Jerome Powell, accusandolo di “gestione incompetente” e ventilando un’azione legale. Trump continua a spingere per un taglio immediato dei tassi.
A livello commerciale, Bruxelles attende l’attuazione dell’intesa politica sui dazi al 15% firmata a fine luglio in Scozia. In parallelo, indiscrezioni parlano di una mossa del governo italiano per ridurre la presenza di investitori cinesi in società strategiche come Pirelli, Ansaldo Energia e Cdp Reti, in un’ottica di allineamento con la strategia statunitense verso Pechino. Sul fronte macro, in Germania i prezzi all’ingrosso di luglio sono calati a sorpresa su base mensile, mentre in Spagna l’inflazione annua è confermata al +2,7%. L’inflazione tedesca è rimasta stabile al 2% annuo.
Piazza Affari verso i 42 mila punti
A Milano il Ftse Mib prosegue la corsa e tocca quota 42.000 punti, livelli che non si vedevano dal 2007. Tra le big, spicca Leonardo (+2,59%), seguita da Unipol (+1,84%), Recordati (+1,19%) e Hera (+0,93%). In calo STMicroelectronics e Stellantis.
Oggi si chiude l’offerta volontaria sulle azioni ProSiebenSat iniziata l’8 maggio, che ha visto contrapposti Mfe e i cechi di Ppf. Salvo colpi di scena dell’ultima ora, la partita sembra destinata a essere vinta da Mfe, già al 33,3% del capitale del broadcaster tedesco. Resta da capire se riuscirà a superare la soglia del 50% al primo colpo.
Nel comparto bancario, Banco Bpm apre il dossier Banca Progetto, istituto commissariato da Bankitalia e ora alla ricerca di un “cavaliere bianco”. Sul fronte delle operazioni straordinarie, cresce il fronte dell’astensione nell’Ops Mps–Mediobanca.
Le banche restano sotto osservazione anche per la partita Unicredit–Banco Bpm: ieri l’Italia ha replicato a Bruxelles sul golden power esercitato sull’offerta lanciata da Andrea Orcel su Piazza Meda, respingendo le critiche dell’Unione europea.
Tokyo da record
Il Nikkei giapponese ha chiuso per la prima volta sopra quota 43.000 punti (+1,30%), aggiornando i massimi storici. Positiva anche Shanghai (+0,43%), Shenzhen (+1,58%) e Hong Kong (+2,33%). Bene Mumbai (+0,18%).
Sul valutario, l’euro si rafforza a 1,1687 dollari e a 172,77 yen. Il petrolio resta stabile: Brent ottobre a 66,20 dollari (+0,12%), WTI settembre a 63,20 dollari (+0,05%). L’oro spot è a 3.349,28 dollari l’oncia (+0,03%).
Lo spread BTP-Bund cala a 80 punti base (-1,29%), con il rendimento del decennale italiano al 3,51%.