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Amazon battuta da Alibaba e JD: chiude lo store cinese

Il colosso Usa alza bandiera bianca e conclude l’avventura cinese. Le vendite potranno però proseguire sui canali Global. Dipendenti a casa

La concorrenza di Alibaba e JD.com non si batte. I due colossi cinesi, da soli, controllano l’82% del mercato locale dell’e-commerce. Una quota che in otto anni Amazon non è mai riuscita a scalfire. Per questo motivo il gruppo guidato da Jeff Bezos ha deciso di alzare bandiera bianca. Amazon China chiuderà i battenti a partire dal prossimo 18 luglio.

Dopo 8 anni si conclude dunque l’avventura asiatica di Amazon. La società, sbarcata in Cina nel 2011 dopo l’acquisizone di joyo.com (avvenuta nel 2004) non è riuscita a ritagliarsi una fetta di mercato abbastanza grande da garantirle margini di profittabilità sufficienti. A pesare, oltre alla concorrenza spietata dei big asiatici dell’e-commerce, anche il rallentamento del settore in Cina, che negli ultimi tempi non sta dando troppe soddisfazioni nemmeno ad Alibaba e JD, e il deterioramento dei rapporti tra Washington e Pechino sfociato nell’ormai celeberrima guerra commerciale.

Nonostante la chiusura dello store cinese, Amazon continuerà a vendere in Cina attraverso i servizi Amazon Global Store, Global Selling, AWS, Kindle e tutti i contenuti online. Gli acquirenti cinesi potranno continuare ad acquistare prodotti sul market internazionale della società, mentre i gruppi cinesi potranno vendere i loro prodotti su Amazon ai clienti al di fuori della Cina.

“Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri venditori per assicurare una transizione dolce e continuare a fornire la migliore esperienza dei clienti possibile”, ha dichiarato una portavoce di Amazon. “I venditori che sono interessati a continuare a vendere su Amazon fuori dalla Cina possono farlo attraverso Amazon Global Selling”.

Per quanto riguarda i dipendenti invece, Amazon ha offerto loro sostegno per cercare un nuovo lavoro.

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