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Agricoltura: 630 ettari ai giovani entro l’anno

L’Agenzia del Demanio venderà 350 ettari di terreni agricoli e ne affitterà altri 280 entro la fine del 2017 – Il progetto Terrevive prevede che le aree siano messe a bando a prezzi calmierati e che agli under 40 abbiano diritto di prelazione – Coldiretti: “Italia prima in Europa per agricoltori giovani, ma mancano le terre”.

L’Agenzia del Demanio metterà sul mercato entro fine anno 630 ettari di terreni agricoli nell’ambito di Terrevive, iniziativa promossa insieme ai ministeri dell’Economia e delle Politiche agricole per incentivare i giovani imprenditori del settore primario.

Nel dettaglio, 350 ettari saranno messi in vendita mentre altri 280 verranno affittati. I terreni, sparsi su tutto il territorio nazionale, sono di proprietà dello Stato e del Corpo forestale. Il progetto Terrevive prevede che le aree siano messe a bando a prezzi calmierati e che agli under 40 abbiano diritto di prelazione.

Dal 2014 a oggi l’Agenzia del Demanio ha individuato circa 1.500 terreni adatti a essere utilizzati per l’agricoltura o l’allevamento e ne ha già messi a bando quasi il 50% per un valore di 3 milioni di euro.

Anche grazie a iniziative come questa, l’Italia è leader in Europa per numero di giovani impiegati in agricoltura, con 50.543 aziende guidate da imprenditori con meno di 35 anni. Secondo un recente studio di Coldiretti, le aziende agricole dei giovani, rispetto alla media, hanno una superficie superiore di oltre il 54 per cento, un fatturato più elevato del 75 per cento e il 50 per cento di occupati per azienda in più.

Ma proprio la disponibilità di terreni “rappresenta il principale ostacolo alle aspirazioni dei tanti giovani che vogliono lavorare in agricoltura – scrive Coldiretti – Il 50 per cento delle imprese agricole condotte da giovani ha bisogno di terra, il cui costo è in media 20mila euro ad ettaro, un valore superiore a quello di Germania e Francia”.

Dietro il valore medio, però, si nasconde una forte variabilità, con valori che partono dai mille euro all’ettaro dei pascoli della provincia di Catanzaro per arrivare fino a 500 mila euro e addirittura superare il milione di euro a ettaro nelle zone di produzione più celebri dalla Toscana e del Trentino Alto Adige.

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