“Sono fiducioso sul fatto che questo accordo sarà soddisfacente per gli interessi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti e dei nostri alleati. Gli Stati Uniti continueranno a portare avanti il loro impegno con gli alleati in Medio Oriente e a testare la possibilità che il Medio Oriente possa muoversi in una direzione differente”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in merito all’accordo raggiunto a Vienna tra le potenze del 5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito e Germania) e Teheran sul programma nucleare iraniano. Il riferimento è senza dubbio anche a Israele, che ha definito l’intesa “un errore storico”.
Secondo Obama, però, a questo punto “ogni strada verso l’arma nucleare è interrotta. Non ho dubbi che tra 10 o 15 anni la persona al mio posto sarà in una posizione più forte”, anche perché l’accordo “non è costruito sulla fiducia – ha aggiunto –, ma sulle verifiche. Se l’Iran violerà l’accordo, le sanzioni saranno ripristinate”.
Obama ha quindi annunciato che porrà “il veto su qualsiasi legge che impedisca l’attuazione di questo accordo”: un chiaro avvertimento al Congresso statunitense, che, a maggioranza repubblicana, cercherà probabilmente di fermare l’intesa.
“Le potenze mondiali hanno mostrato quello che possono fare quando sono unite – ha detto ancora il numero uno della Casa Bianca –. La storia mostra che l’America deve essere una guida non solo con la sua forza, ma anche con i suoi principi”.
L’accordo, ha ribadito Obama, “impedirà a Teheran di avere un’arma nucleare” e “questo dimostra che la diplomazia può portare cambiamenti reali. L’intesa soddisfa tutte le condizioni, dalla necessità delle ispezioni al dovere della la trasparenza. L’Iran non produrrà uranio arricchito”.
Infine, il Presidente Usa ha citato Kennedy: “Non negoziamo mai sulla base della paura, ma non abbiamo paura dei negoziati”.
