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Usa, basi rafforzate nel Golfo Persico: un segnale all’Iran e Israele

Dopo l’embargo per il petrolio iraniano e dopo le multe per la costruzione di bombe nucleari, l’Iran sembra intenzionato a continuare per la strada del “nucleare” e gli stati Uniti e i suoi alleati non ci stanno.

Usa, basi rafforzate nel Golfo Persico: un segnale all’Iran e Israele

Di nuovo scontro Iran-USA. Mentre Ahmadinejad si prepara ad aumentare i caccia che possono montare missili, nucleari, Obama ha rafforzato le basi militari e le portaerei con caccia e nuovi uomini, al fine di impedire all’Iran di chiudere le stretto di Hormuz. Inoltre ciò provocherebbe non pochi problemi a livello commerciali, soprattutto per il passaggio delle petroliere per lo stretto di Hamuz e per il Golfo Persico.

 

Obama e il Pentagono hanno deciso così di rafforzare la propria presenza militare in una zona abbastanza vicina all’Iran per poter così sventare un possibile attacco dall’Iran nei confronti di Israele.

 

Lo stato ebraico infatti si sta anch’esso preparando ad un’attacco alle centrali nucleari per eliminare il pericolo alla sua radice. Gli Stati Uniti non sono d’accordo con la linea guerrafondaia di Israele: infatti questo aumento di aerei e truppe ha una tripla valenza: per tenere sotto controllo l’Iran, per proteggere le petroliere e per “badare” ad Israele. Obama però spera nelle negoziazioni con l’Iran perché una guerra adesso significherebbe altre spese militari che l’America non può permettersi.

 

Source: www.nytimes.com 

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