Luci verdi (ma lampeggianti) in casa Generali. Il Consiglio di amministrazione del Leone di Trieste ha approvato i conti del primo semestre, chiuso con un solido utile netto di 2,2 miliardi, e ha confermato l’intenzione di “proseguire le interlocuzioni” e le “discussioni inerenti” con Mediobanca per valutare l’offerta su Banca Generali e una possibile partnership industriale a lungo termine. A chiarire i metodi e i tempi, l’amministratore delegato di Generali Philippe Donnet: “Seguiamo un processo rigoroso, daremo aggiornamenti”. Nessuna accelerazione imposta, quindi, ma una tabella di marcia definita secondo le regole della governance aziendale.
Il percorso resta prudente, soprattutto alla luce dell’opposizione di alcuni grandi soci triestini, con Francesco Gaetano Caltagirone in prima linea: “In questa fase, prima di formulare una posizione definitiva, Generali si riserva il diritto di continuare a valutare nelle prossime settimane l’Offerta e la potenziale partnership Industriale nel pieno rispetto dei processi, delle procedure e della tempistica del gruppo definiti dai propri organi societari”.
Ancora da definire è la partnership strategica nei settori della bancassurance e dell’asset management tra Generali, Banca Generali e Mediobanca. In una nota, il gruppo triestino conferma di aver inviato una risposta a Piazzetta Cuccia, dopo aver ricevuto una lettera con dettagli aggiuntivi sull’offerta pubblica di scambio e sulla proposta di un futuro accordo industriale tra i due gruppi.
La risposta di Generali – seppur interlocutoria – consente alla banca guidata da Alberto Nagel di convocare l’assemblea degli azionisti per il 21 agosto.
Ops Banca Generali, Donnet: “Trattativa complessa ma possibile”
Il negoziato con Mediobanca, ha spiegato il ceo del Leone, è una “trattativa sicuramente complessa ma che si può fare: non posso indicare i tempi, sono quelli della governance, trattandosi di un’operazione con parti correlate c’è un processo articolato, rigoroso e allineato alle best practice che rispetteremo, dall’altra parte ci sono i tempi dell’offerta che conosciamo bene”. Una trattativa, dunque, che “terrà conto di queste necessità”.
Donnet ha anche sottolineato che “non ci sono vincoli di tempi, non abbiamo preso nessun impegno, ci prenderemo il tempo che ci vuole per fare le cose bene e per valutare la qualità dell’offerta e l’opportunità che c’è sul tavolo. I tempi sono i nostri. Quello che conta è mantenere l’opzionalità, a cui non vogliamo rinunciare”. Il ceo ha confermato che “abbiamo confermato l’intenzione di proseguire con la valutazione dell’offerta e le discussioni inerenti per formulare una posizione definitiva”, precisando che la trattativa con Mediobanca “non è ancora partita”.
Infine, in merito all’eventuale convocazione anticipata dell’assemblea degli azionisti di Piazzetta Cuccia, Donnet ha tagliato con un secco: “Decidono loro”.
I conti del primo semestre 2025
Il cda ha appena approvato i conti del primo semestre 2025, con premi lordi a 50,5 miliardi (+0,9%), grazie a un balzo del 7,6% nel segmento Danni, mentre la raccolta netta Vita ha superato i 6,3 miliardi, sostenuta da tutte le linee di business, in particolare puro rischio e malattia, prodotti ibridi e unit-linked.
Il combined ratio, indicatore chiave di efficienza assicurativa, scende all’91% (-1,4 punti percentuali), e il risultato operativo tocca quota 4 miliardi, +8,7%, grazie al contributo sinergico dei segmenti Danni, Vita e Asset Management. L’utile netto normalizzato vola a 2,2 miliardi, in crescita del 10,4%, mentre l’Eps normalizzato registra un bel +12,5%, raggiungendo 1,47 euro per azione.
La solidità patrimoniale è un altro punto di forza, con un Solvency Ratio in crescita a 212%, leggermente in rialzo rispetto alla fine del 2024, supportato dalla generazione normalizzata di capitale e dal lancio di un buyback azionario.
“Gli eccellenti risultati del primo semestre – ha commentato Donnet – confermano un ottimo avvio del piano strategico Lifetime Partner 27: Driving Excellence, con una performance positiva del nostro business assicurativo e della nostra piattaforma globale di Asset Management”.
Post-conti, il titolo scatta a Piazza Affari di oltre il 2%.
Generali avvia buyback da 500 milioni di euro
Generali ha annunciato l’avvio di un programma di buyback, autorizzato dall’Assemblea degli azionisti del 24 aprile 2025, per l’acquisto fino al 2% del capitale sociale, con un esborso massimo di 500 milioni di euro entro 18 mesi.
Il riacquisto delle azioni ordinarie inizierà il 7 agosto 2025 e si concluderà entro dicembre dello stesso anno. Il prezzo minimo non potrà essere inferiore al valore nominale vigente, mentre il prezzo massimo sarà limitato al 5% oltre il prezzo di riferimento registrato nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione. Tutti gli acquisti nell’ambito del buyback saranno effettuati esclusivamente su Euronext Milan.
Outlook 2025-2027: crescita profittevole
Nonostante un contesto economico globale segnato da incertezze e un possibile rallentamento previsto per l’autunno, Generali punta a intensificare la crescita profittevole, in particolare nel segmento Vita. Il Gruppo prevede di ampliare la gamma di prodotti assicurativi e rafforzare l’offerta nel settore Danni, concentrandosi soprattutto sulle linee non auto e sulle coperture contro le catastrofi naturali. La strategia di investimento rimane prudente ma dinamica, con un forte focus su private asset e real asset, affiancata da un impegno costante nell’innovazione digitale per migliorare servizi di prevenzione e assistenza. Con questo approccio, il Leone – si legge in una nota – mira a consolidare la propria leadership globale nel mercato assicurativo, perseguendo nel triennio 2025-2027 una crescita significativa degli utili, una solida generazione di cassa e un aumento costante del dividendo agli azionisti.
Donnet su Natixis: “Trattative in corso. Accordo possibile dopo l’estate”
A chi gli chiedeva se l’operazione su Natixis potesse essere letta come un’alternativa a Banca Generali, Donnet ha chiarito che “non c’è nessuna connessione tra le due possibili operazioni”.
Il ceo di Generali ha poi fatto il punto sull’avanzamento del dossier: “Su Natixis abbiamo concluso la fase di consultazione dei sindacati e dei dipendenti, le discussioni con Bpce stanno proseguendo e penso che i prossimi passi saranno dopo l’estate“. Al momento, ha aggiunto, il gruppo è focalizzato sul confronto con la controparte: “quando avremo un accordo definitivo si inizieranno i diversi processi autorizzativi, tra i quali il golden power“. L’obiettivo, ha concluso, è “firmare un accordo vincolante dopo l’estate”, anche se ha ammesso che “al momento ancora non ci siamo”.