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Leonardo, le strategie della nuova divisione Aeronautica: cosa accadrà all’incontro del 9 luglio con i sindacati

La divisione può contare su 11 mila dipendenti. Lo sviluppo industriale, il focus sulla riorganizzazione di Pomigliano e l’accelerazione della produzione missilistica al centro del confronto

Leonardo, le strategie della nuova divisione Aeronautica: cosa accadrà all’incontro del 9 luglio con i sindacati

Le strategie della nuova divisione Aeronautica di Leonardo al centro dell’incontro in programma mercoledì 9 luglio tra i rappresentanti del gruppo aerospaziale e i sindacati. Si tratta del primo confronto dalla nascita della divisione, annunciata a maggio, che riunisce le attività di Velivoli e Aerostrutture e che complessivamente conta su oltre 11mila addetti negli impianti di Torino Caselle e Corso Marche Cameri, Venegono Superiore, Nola, Pomigliano, Foggia e Grottaglie.

Sarà il managing director Stefano Bortoli, a cui è stata affidata la divisione, a illustrare ai sindacati le linee di sviluppo industriale a fronte delle molte opportunità emerse negli ultimi mesi sia sul fronte civile sia nella difesa: dalle nuove commesse per Eurofighter, alla collaborazione con Baykar, al recente contratto con Airbus per l’A220, al nodo delle consegne Boeing, al consolidamento nei sistemi di addestramento.

Due i temi su cui i sindacati si aspettano un approfondimento: i progetti sugli impianti campani, di cui è stata ribadita la strategicità da parte dell’azienda, per i quali si parla di una concentrazione della manifattura a Nola con riorganizzazione di Pomigliano d’Arco, sito con circa 2600 addetti dove si producono e assemblano componenti per gli Atr e i Boeing 767 e 787; la partnership industriale con un nuovo socio per le aerostrutture che l’amministratore delegato Roberto Cingolani all’Air Show di Parigi ha definito imminente e che potrebbe essere annunciata con i risultati semestrali a fine luglio.

Ma il focus sul sito di Pomigliano potrebbe avere anche altri risvolti. Sempre mercoledì, nello stesso giorno della riunione Leonardo-sindacati, è previsto un incontro tra i rappresentanti dei lavori e Lorenzo Mariani, ora a capo di Mbda Italia. Il confronto potrebbe toccare il tema dell’accelerazione della produzione dell’azienda missilistica. La joint venture tra Leonardo, Bae e Airbus, come annunciato, punta a raddoppiare i missili prodotti nel 2025 rispetto al 2023 e le prospettive per gli anni successivi, vista la situazione internazionale e i programmi europei, richiedono di pianificare un incremento della capacità.

A Le Bourget lo stesso Mariani aveva parlato della creazione di nuove linee con investimenti importanti. Secondo indiscrezioni, che al momento non vengono confermate, è possibile che Mbda – che in Italia è attiva negli impianti di Bacoli, La Spezia e Roma Tiburtina – stia guardando a Pomigliano per installare una nuova linea produttiva.

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