Condividi

Tim apre il 2025 con ricavi e margini in crescita: bene Italia e Brasile. Guidance confermata

Nel primo trimestre, Tim registra ricavi a 3,3 miliardi e un Ebitda after lease in crescita del 5,4% a 815 milioni. Nonostante resti in perdita, riduce il rosso da 400 a 124 milioni. Il debito sale a 7,5 miliardi

Tim apre il 2025 con ricavi e margini in crescita: bene Italia e Brasile. Guidance confermata

Tim apre il 2025 con ricavi e margini in crescita, grazie sia al mercato domestico che al Brasile. Nonostante i progressi, il bilancio resta ancora in rosso. Il gruppo, sulla base dei risultati del primo trimestre, conferma le previsioni per l’anno. A Piazza Affari, il titolo è debole: cede lo 0,20% a 0,36 euro per azione.

Tim: i conti del primo trimestre 2025

Nel dettaglio, i ricavi totali del Gruppo hanno raggiunto i 3,3 miliardi di euro, in aumento del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Di questi, 2,2 miliardi provengono dal mercato italiano (+1,6%) e 1 miliardo dal Brasile (+4,9%).

Anche i ricavi da servizi sono in crescita: 3,1 miliardi di euro (+3,3%), con 2,1 miliardi dall’Italia (+2,1%) e 1 miliardo dal Brasile (+5,6%).

L’Ebitda di gruppo, ovvero il margine operativo lordo, è salito a 1 miliardo di euro, con un incremento del 5,7% su base annua. Ancora più significativa la crescita dell’Ebitda After Lease, che si attesta a 800 milioni di euro, in crescita del 5,4%. Questo risultato è equamente suddiviso tra l’Italia (400 milioni, +4,0%) e il Brasile (400 milioni, +6,5%).

Durante il trimestre, Tim ha anche ottimizzato la propria linea di credito (Revolving Credit Facility), riducendola da 4 a 3 miliardi di euro e prolungandone la scadenza al 2030. Al 31 marzo 2025 l’intero importo è ancora disponibile e garantisce copertura finanziaria fino al 2028.

Tim: il bilancio migliora, ma il rosso resta

Nonostante i progressi, il bilancio resta in perdita: il risultato netto è negativo per 124 milioni di euro, ma in netto miglioramento rispetto ai -400 milioni del primo trimestre 2024. Anche il free cash flow (la liquidità generata) è ancora negativo (-89 milioni), ma in recupero rispetto ai -790 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso.

Gli investimenti complessivi (Capex) ammontano a 500 milioni di euro, pari al 13,9% dei ricavi, in calo del 5,8% rispetto all’anno scorso. In Italia sono stati investiti 240 milioni, in calo del 9,4%, ma le azioni di efficienza hanno generato un risparmio di 40 milioni di euro.

Il debito netto After Lease si attesta a 7,5 miliardi di euro, in aumento di circa 250 milioni rispetto a fine 2024, per via della stagionalità e degli investimenti concentrati a fine anno. Tuttavia, il rapporto tra debito e Ebitda After Lease resta sotto quota 2,1 volte, un valore considerato solido nel panorama europeo.

Consumer stabile, Enterprise spinge sul cloud

Il comparto Tim Consumer ha chiuso il trimestre con 1,5 miliardi di euro di ricavi, in leggera crescita (+0,3%). Si consolida la base clienti, con meno abbandoni (churn in calo) e un miglioramento del valore medio per cliente (ARPU) nei servizi fissi, stabile invece nel mobile. Il saldo della portabilità mobile (MNP) è stato praticamente neutro, per la prima volta dopo anni. Durante il trimestre, sono partite le operazioni di aumento dei prezzi (repricing), che hanno coinvolto 1,8 milioni di linee (1,1 milioni fisse e 0,7 milioni mobili), i cui effetti si vedranno nel secondo trimestre.

Decisamente più vivace Tim Enterprise, che registra ricavi per 800 milioni di euro (+4,5%). A guidare la performance è il cloud, che diventa per la prima volta la principale area di business della divisione, con un balzo dei ricavi del +24%. Buono anche il contributo del Polo Strategico Nazionale, che ha raddoppiato il proprio apporto rispetto al primo trimestre 2024.

Tim Brasil: continua la crescita del mobile

Il business brasiliano mantiene il trend positivo degli ultimi anni. Tim Brasil ha registrato nel primo trimestre ricavi normalizzati pari a 6,4 miliardi di reais (circa 1 miliardo di euro, +4,9%), mentre l’Ebitda ha raggiunto 3,1 miliardi di reais (480 milioni di euro, +6,7%). Il margine Ebitda si è attestato al 48,2%, il più alto del settore, con un miglioramento di 0,8 punti percentuali.

Anche l’utile netto è cresciuto in modo netto, arrivando a 810 milioni di reais (125 milioni di euro), in aumento del 56% rispetto all’anno precedente. Secondo gli analisti, il risultato operativo è stato superiore alle attese (+0,3%), con una spesa operativa sotto controllo (+3% annuo contro un +5% previsto) e capex stabili. Il rapporto tra Ebitda After Lease e investimenti è cresciuto di quasi il 20%, segno di una redditività in aumento.

Commenta