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Tesla, vendite globali in calo: secondo trimestre da -13,5%, ma il titolo reagisce bene

Tesla consegna 384.122 veicoli nel Q2 2025, -13,5% su base annua. Male Europa, segnali positivi dalla Cina. Musk rilancia con robotaxi e nuovo assetto interno

Tesla, vendite globali in calo: secondo trimestre da -13,5%, ma il titolo reagisce bene

Tesla continua a zoppicare. La casa di auto elettriche fondata da Elon Musk ha consegnato 384.122 veicoli nel secondo trimestre dell’anno, registrando una flessione del 13,5% su base annua. Un risultato deludente rispetto alle 443.956 unità del Q2 2024, ma meno drammatico di quanto temuto dagli analisti più pessimisti. Il titolo, in controtendenza, sale di oltre il 4% premiando forse il superamento delle peggiori aspettative.

I numeri del trimestre: meno auto, meno margini

Nel dettaglio, la produzione totale è stata di 410.244 veicoli, di cui 396.835 appartenenti alla gamma Model 3 e Model Y. Le consegne per questi modelli hanno toccato quota 373.728 unità. I restanti modelli, tra cui Model S, Model X e Cybertruck, hanno rappresentato solo 10.394 consegne.

Il dato è stato inferiore alle previsioni di Wall Street, che stimavano in media 387.000 consegne. Il secondo trimestre negativo consecutivo rafforza l’idea che il 2025 sarà un anno di calo strutturale delle vendite, il secondo di fila dopo il rallentamento del 2024.

Se il trend proseguirà, Tesla chiuderà l’anno con 1,65 milioni di veicoli consegnati, in netto calo rispetto agli 1,79 milioni del 2024 e agli 1,81 milioni del 2023. Per evitare una seconda contrazione annuale consecutiva, Tesla dovrebbe colmare un deficit di circa 110.000 auto nella seconda metà dell’anno. Una missione complessa in un mercato globale che sta rapidamente cambiando.

Luci dalla Cina, ombre dall’Europa

Un segnale incoraggiante è arrivato proprio dalla Cina: a giugno, le vendite delle Tesla prodotte a Shanghai sono aumentate dello 0,8% su base annua, raggiungendo 71.599 unità, il primo segno positivo dopo nove mesi. Rispetto a maggio, la crescita è stata del 16,1%, secondo i dati della China Passenger Car Association. Tuttavia, la concorrenza interna resta feroce: Byd ha venduto nello stesso mese 377.628 veicoli, in aumento dell’11%.

In Europa, invece, la situazione è più frammentata. In Italia, Tesla ha subito un crollo del 66% delle immatricolazioni a giugno, con solo 1.697 unità vendute. In Svezia e Danimarca, il calo è stato rispettivamente del 64,4% e del 61,6%, con un tonfo anche del Model Y. Ma ci sono eccezioni: in Spagna, le immatricolazioni sono cresciute del 60,7%, e in Norvegia del 54%, grazie alla nuova versione del Model Y.

Musk riprende il controllo delle vendite

A fronte di queste difficoltà, Elon Musk ha deciso di riprendere in mano il timone operativo. L’ex capo del Doge ha assunto il controllo diretto delle vendite in Europa e Stati Uniti, dopo l’uscita di Omead Afshar. Alla guida delle operazioni globali resta Tom Zhu, figura chiave per la crescita in Cina. La mossa segnala un ritorno alla focalizzazione sul business automobilistico tradizionale, dopo mesi di turbolenze politiche, polemiche e cambi di strategia.

Resta difficile il contesto, ma intanto, Tesla sta provando a riscrivere la propria narrativa. Alla fine di giugno è stato avviato ad Austin il primo test operativo di un servizio robotaxi. Si tratta di un progetto ancora limitato, ma che ha contribuito al buon andamento del titolo in Borsa nel trimestre (+22%).

Secondo analisti come Gene Munster (Deepwater Asset Management), oggi Tesla è “una storia a due facce“: da un lato la fabbrica di auto in difficoltà, dall’altro il laboratorio del futuro basato su intelligenza artificiale e guida autonoma. Se la prima soffre, sarà il secondo semestre a rivelare se la seconda potrà davvero rilanciare la corsa.

In Cina diventa social lo scontro Musk-Trump

In Cina, intanto, è diventato virale lo scontro Musk-Trump. La sua opposizione a Trump è stata accolta con entusiasmo. L’hashtag #MuskWantsToBuildAnAmericaParty ha raggiunto 40 milioni di visualizzazioni su Weibo, mentre la Gigafactory di Shanghai continua a essere un simbolo di cooperazione industriale con Pechino. La madre di Musk, Maye, è una celebrità social in Asia, e perfino la biografia del ceo è diventata un bestseller.

Il prossimo momento chiave per gli investitori sarà il 23 luglio, quando Tesla pubblicherà i risultati finanziari del trimestre. La direzione aziendale terrà una webcast alle 17:30 ora di New York per illustrare numeri e prospettive. A quel punto sarà più chiaro se le difficoltà attuali siano congiunturali o strutturali, e se davvero i robotaxi potranno prendere il testimone delle Model Y nella nuova strategia del gruppo.

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