Condividi

Milano e l’Europa aprono in ribasso, sull’Italia pesa ancora l’allarme spread

Un’apertura difficile quella dei mercati Ue. Milano cade sotto -1%. Sull’Italia continua a pesare la sfiducia verso il debito pubblico: lo spread sui Btp vola oltre 402 punti, con tassi di rendimento superiori al 6%. Alla vigilia del 1° novembre, non c’è santo che argini volatilità e incertezza.

Milano e l’Europa aprono in ribasso, sull’Italia pesa ancora l’allarme spread

Una giornata che si annuncia al ribasso: Piazza Affari, poco dopo le 9,30 perde 1,28%, Londra e Francoforte sono attorno al -1%, Parigi perde l’1,5%. Europa in rosso generalizzato, questo ultimo giorno di ottobre. Le incertezze politiche del “vecchio continente”, con un piano anti-contagio verboso e ancora tutto da approntare, spengono i listini.

Tra i migliori di Milano spicca la Banca Popolare con un rialzo di oltre il 10%; segue Parmalat, con un modesto +1,6%. Tra i peggiori, Fiat e Intesa Sanpaolo, rispettivamente a -3,55% e -2,44. La cassaforte Agnelli, Exor, perde il 2,84% (dati delle ore 9,45).

L’Italia si conferma, come se ce ne fosse bisogno, l’anello debole dell’euro: sul fronte dello spread Btp-Bund decennali continua l’allargamento della forbice, che stamani segna 402,5 (ore 10.30). I tassi di rendimento s’involano oltre il 6% andando ad aggravare il buco nero del debito pubblico.

Commenta