Ancora numeri negativi dall’industria italiana. Ad aprile l’indice destagionalizzato della produzione è diminuito dello 0,3% rispetto a marzo, mentre su base annua la flessione è stata del 4,6%. Si tratta del ventesimo calo consecutivo su base tendenziale: bisogna tornare all’agosto 2011 per trovare un segno positivo (+7,1%). Nella media del trimestre febbraio-aprile l’indice ha registrato una flessione dell’1% rispetto al trimestre precedente. I dati sono stati comunicati questa mattina dall’Istat.
Gli indici corretti per effetti di calendario hanno fatto registrare ad aprile diminuzioni tendenziali in tutti i comparti. Sono calati in modo significativo i beni di consumo (-5,8%) e i beni strumentali e intermedi (-4,5% per entrambi). Ha registrato un calo più contenuto l’energia (-2,3%).
Il settore che, in termini tendenziali, ha registrato in aprile la più ampia variazione negativa è stato quello dell’attività estrattiva (-14,8%).
Nel confronto tendenziale, i settori in crescita sono stati quelli della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+10%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,6%) e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+1,4%).
