Condividi

Elezioni Usa e mercati, Fugnoli: Biden ha più pro che contro

Secondo lo strategist di Kairos, Alessandro Fugnoli, i mercati cominciano a pensare più agli aspetti positivi (aumento della spesa pubblica) che a quelli critici di un’eventuale vittoria del candidato democratico alle presidenziali americane (aumento delle tasse)

Elezioni Usa e mercati, Fugnoli: Biden ha più pro che contro

“Il quadro finanziario si sta evolvendo velocemente e continuerà a farlo anche nei prossimi mesi. Da una parte si registra un’attenuazione di alcuni fattori favorevoli, dall’altra l’arrivo di nuove difficoltà. Ma, nel complesso, la situazione del mercato e le reazioni dei policymaker ci portano a dire che è meglio mantenere gli investimenti, privilegiando i settori di crescita e l’alta tecnologia”. Lo dice Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos, nell’ultimo podcast della sua rubrica mensile “Al quarto piano”.  

Innanzitutto, Fugnoli individua tre fattori: “La domanda arretrata, che ha innescato il rimbalzo dell’economia globale, sta un po’ rallentando. Inoltre, la ricostituzione delle scorte da parte delle imprese, che ha contribuito alla ripresa dell’attività produttiva, è anche questa in leggero rallentamento. Infine, le misure di assistenza ai consumatori, i sussidi, si stanno un po’ affievolendo, in particolare negli Stati Uniti”.

Per quanto riguarda invece le difficoltà, Fugnoli sottolinea che “che la nuova accelerazione dei contagi in diverse zone del pianeta è destinata probabilmente a continuare man mano che ci avviciniamo ai mesi invernali”.

Ci sono però anche degli elementi favorevoli sui mercati, ad esempio “la grossa pulizia fatta a settembre, soprattutto per quanto concerne l’eccesso delle posizioni al rialzo in Borsa, peraltro in settori molto speculati come l’alta tecnologia – prosegue l’analista – Nella seconda parte del mese abbiamo assistito invece a un ridimensionamento delle posizioni short”.

In queste condizioni, secondo Fugnoli, il mercato ha iniziato il mese di ottobre “pronto a riprendere, in modo più tranquillo e più solido, il recupero avviato a marzo-aprile, dopo il crollo dovuto alla pandemia”.   

Il secondo fattore positivo riguarda le elezioni politiche americane: “Mentre prima si pensava a un’eventuale elezioni di Biden guardando al mezzo bicchiere vuoto delle tasse che sicuramente imporrà tra fine 2021 e inizio 2022 – spiega lo strategist di Kairos – adesso si guarda al bicchiere mezzo pieno, ossia al fatto che sotto un’eventuale amministrazione democratica la spesa pubblica verrebbe aumentata molto, riuscendo non solo a compensare l’aumento delle tasse, ma anche a produrre un effetto netto sull’economia”.

Nel frattempo, proseguono le sperimentazioni sui vaccini, “che probabilmente arriveranno nel secondo trimestre del 2021 – sottolinea ancora Fugnoli – aiutando anche i mercati a superare mesi che verosimilmente saranno più difficili di quelli che stiamo vivendo adesso dal punto di vista della pandemia”.

Infine, le misure di politica monetaria e fiscale: “A dicembre la Bce aumenterà sicuramente il Quantitative easing – conclude Fugnoli – mentre i governi, a cominciare da quello tedesco, potrebbero varare nuovi interventi espansivi per fronteggiare eventuali lockdown”.

Commenta