La stagione dei dividendi non è ancora finita. Dopo l’antipasto del 22 aprile, ma soprattutto la pioggia di cedole staccate il 19 maggio, a Piazza Affari arriva un’altra data da segnare in rosso sul calendario: è il 23 giugno, giorno in cui 7 blue chip – Hera, Leonardo, Pirelli, Poste Italiane, Snam, Stmicroelectronics e Terna – e altre 12 società quotate su Borsa italiana remunerano i propri soci con dividendi generosi. In tutti i casi il pagamento è in programma due giorni dopo, ossia il 25 giugno.
Dividendi 2025: 41,1 miliardi di cedole e rendimenti in salita
Complessivamente, nella stagione dei dividendi che si concluderà a luglio con la cedola di un altro pezzo da novanta, ossia Enel, le società quotate su Borsa Italiana distribuiscono 41,1 miliardi di dividendi sugli utili del 2024, con un aumento del 13% rispetto al 2024. Nel 2026 si dovrebbe poi salire ulteriormente, arrivando a quasi 44 miliardi di euro, il 7% in più. Il merito dell’incremento va soprattutto alle big del comparto cambiario: Unicredit, che tra l’acconto di novembre e il saldo del 22 aprile nel 2025 ha distribuito 3,7 miliardi, Intesa Sanpaolo, che quest’anno eroga oltre 6 miliardi di cedole, circa 650 milioni in più del 2024, e Banco Bpm, che dà ai propri soci 1,53 miliardi di euro in dividendi, quasi il doppio del 2024.
Da considerare anche i rendimenti: secondo i calcoli di Intermonte, nel 2025 il dividend yield medio di Piazza Affari arriva al 4,8% con stime in crescita al 5,2% per il prossimo anno.
Dividendi 23 giugno: da Leonardo a Poste, le blue chip che staccano la cedola
Partiamo dall’energia. Sono tre le blue chip del comparto che lunedì 23 giugno erogano il proprio dividendo. Hera stacca una cedola pari a 15 centesimi per azione, in lieve aumento rispetto ai 14 centesimi dello scorso anno. Snam, invece, distribuisce un saldo di 0,1743 euro per azione, a fronte di un dividendo totale che ammonta a 0,2905. Anche Terna, dopo gli 0,1192 euro pagati a novembre, lunedì eroga il saldo: 0,277 euro per azione per un dividend yield complessivo che supera il 4%.
A staccare la cedola lunedì c’è anche la più grande società italiana della difesa: Leonardo che distribuisce un dividendo di 52 centesimi per azione, in forte aumento rispetto ai 28 centesimi dello scorso anno. Una crescita dovuta all’incremento di utili e ordini registrati nel 2024 anche a seguito delle sempre più forti tensioni geopolitiche. Il 23 giugno scende in campo anche Poste Italiane che distribuisce un saldo di 0,75 euro per azione. Considerando anche l’acconto di 0,33 euro, complessivamente la società guidata da Matteo Del Fante distribuisce quest’anno 1,08 euro per azione, per un totale di 1,4 miliardi di euro.
E ancora: sull’esercizio 2024, il management di Pirelli ha proposto la distribuzione di un dividendo 2025 di 0,25 euro per azione, per un ammontare complessivo di 250 milioni di euro. E infine i chip con Stmicroelectronics che il 23 giugno stacca la prima delle quattro tranche del dividendo 2025, ognuna da 0,09 dollari per azione. Le altre tre saranno erogate nel terzo e quarto trimestre 2025 e nel primo del 2026.
Società | Dividendo | Rendimento |
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Hera | 0,15 euro | 3,59% |
Leonardo | 0,52 euro | 1,1% |
Pirelli | 0,25 euro | 4,12% |
Poste Italiane | 0,75 euro (saldo) 1,08 euro (totale) | 3,96% (saldo) 5,71% (totale) |
Stmicroelectronics | 0,09 dollari (1° tranche) | 1,25% |
Snam | 0,1743 euro (saldo) 0,2905 euro(totale) | 3,3% (saldo) 5,54% (totale) |
Terna | 0,277 euro (saldo) 0,3962 euro (totale) | 3,12% (saldo) 4,46% (totale) |
Dividendi 23 giugno: Mfe regina dei rendimenti
Anche fuori dal Ftse Mib è possibile trovare occasioni da non sottovalutare: da Acea, che quest’anno distribuisce un dividendo di 95 centesimi per azioni, +8% rispetto all’ammontare assegnato lo scorso anno (0,88 euro), a Mfe, regina dei rendimenti di giornata. La società della famiglia Berlusconi eroga 0,27 per ciascuna azione ordinaria “A” e “B”. Nel primo caso il rendimento supera l’8%, nel secondo è al 6,66%. Importo uguale e percentuale simiile anche per Enav (cedola di 0,27 euro per azione, dividend yield al 6,6%), mentre da non sottovalutare è il rendimento garantito da Iren (al 4,76%) con la sua cedola di 0,1283 euro per azione.
Di seguito ecco tutte le altre cedole del 23 giugno:
- Acea: dividendo 0,95 euro per azione, dividend yield dello 4,4%
- Ariston: dividendo 0,08 euro per azione, dividend yield dello 1,68%
- Carel industries: dividendo 0,165 euro per azione, dividend yield dello 0,7%
- Digitouch: dividendo 0,03 euro, dividend yield 1,5%
- Enav: dividendo 0,27 euro per azione, dividend yield del 6,6%
- Iren: dividendo 0,1283 euro per azione, dividend yield del 4,77%
- Mfe MediaForEurope A: dividendo 0,27 euro per azione, dividend yield del 8,5%
- Mfe MediaForEurope B: dividendo 0,27 euro per azione, dividend yield del 6,7%
- Ovs: dividendo 0,11 euro per azione, dividend yield del 3%
- Promotica: dividendo 0,09 euro per azione, dividend yield del 4,12%
- Tamburi: dividendo 0,16 euro per azione, dividend yield del 2%