Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, ha dichiarato che è necessaria una mobilitazione permanente contro i tagli contenuti nella manovra che colpiscono lavoratori dipendenti e pensionati. Quanto alla richiesta del leader della Fiom, Maurizio Landini, di uno sciopero generale l’ha definita “fuori tempo massimo”. “Landini – ha affermato Camusso durante un’assemblea composta dai dirigenti e dai delegati dell’ala riformista della Fiom – si rifà a uno schema classico chiedendo lo sciopero generale ma è fuori tempo massimo per l’ennesima volta. Noi abbiamo già indicato la strada di una mobilitazione che si regga nel tempo”.
Secondo il segretario generale della Cgil, lo sciopero generale non è utile a migliorare la manovra “perché se si sbagliano i tempi si fa un danno ai lavoratori, serve una mobilitazione capillare e interventi sul territorio. Sulla manovra – ha aggiunto – occorre discutere con grande attenzione perché oltre ai ticket e i tagli agli enti locali ci sono molte cose che non si vedono e sono per i lavoratori la parte peggiore”. Tra le misure che colpiscono maggiormente i lavoratori, secondo Camusso, c’è la questione del taglio alle detrazioni “poiché per raggiungere i miliardi di risparmi indicati ci sono solo due strade, con le detrazioni sulla produzione del reddito che riguardano dipendenti e pensionati e le detrazioni per i figli a carico. Da qui al 2013 è il tempo per cambiare il modo in cui si raggiungono i saldi, serve perciò una mobilitazione – ha concluso – perché si sposti il peso della tassazione di lavoratori e pensionati verso patrimoni e ricchezze”.
