Le Borse europee proseguono l’ultima seduta di giugno in un clima di incertezza, con gli investitori in attesa degli sviluppi sui negoziati sui dazi tra Washington e i principali partner commerciali. Dopo gli accordi con Cina e Regno Unito, il presidente Trump ha dichiarato che non sarà necessaria una proroga della scadenza del 9 luglio, alimentando il clima distensivo. Il Canada ha nel frattempo revocato la digital tax e Londra ha visto entrare in vigore dazi ridotti per il comparto auto e aerospazio.
Sul fronte macro, il Pil britannico del primo trimestre è stato confermato in crescita dell’1,3% su base annua, mentre in Germania le vendite al dettaglio di maggio hanno deluso le attese. L’inflazione italiana a giugno sale dello 0,2% su mese e +1,7% su anno, sotto le attese (1,8%). In primo piano anche il discorso della presidente della Bce Lagarde al Forum di Sintra e la strategy review della Bce, che conferma l’obiettivo di inflazione simmetrico al 2%.
Oltreoceano, Wall Street apre in rialzo e i principali listini si preparano a chiudere giugno con un forte rally, recuperando dalle perdite di aprile causate dalle tensioni commerciali. A dare slancio è stato l’annuncio del Canada di aver cancellato la tassa sui servizi digitali, che avrebbe colpito le grandi tech Usa come Google, Meta e Amazon. Dopo la sospensione delle trattative da parte di Trump, i titoli tech mostrano segnali di ripresa.
A Milano i riflettori sono puntati su Leonardo e Iveco: in settimana sono attese le offerte per l’unità di difesa del gruppo Iveco, con la joint venture tra l’italiana Leonardo e la tedesca Rheinmetall tra i potenziali candidati. Attenzione anche a Banca Sistema, al centro di un’operazione straordinaria con Banca CF+. Bene STMicroelectronics, spinta dal nuovo target price alzato da JP Morgan, e Terna, grazie all’upgrade di Deutsche Bank. Sul fronte bancario, risiko bancario protagonista: vola Illimity dopo il successo dell’Opa di Banca Ifis, che si è chiusa con adesioni pari all’84,09%. Mediobanca si muove in territorio positivo, mentre Mps resta sotto pressione. Piatta Unicredit.
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 90 punti base, con il rendimento del decennale italiano che sale leggermente al 3,48%.
Petrolio stabile grazie alla tregua Israele-Iran, euro/dollaro poco mosso, gas in calo ad Amsterdam.
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