Il 2012 è iniziato male per il mercato dell’auto europeo, soprattutto per Fiat. Secondo gli ultimi dati Acea (l’Associazione europea dei costruttori d’auto), a febbraio il numero generale delle immatricolazioni nell’Ue è calato del 9,2% su base annua e dell’8% su mese, a quota 923.381 veicoli. Nei primi due mesi dell’anno sono state vendute 1.858.066 auto, l’8,3% in meno rispetto al primo bimestre 2011.
In questo scenario, al Lingotto è andata ancora peggio della media: il mese scorso la casa torinese ha visto le sue vendite ridursi del 16,5%, a 66.249 veicoli. La quota di mercato del gruppo italiano è scesa al 7,2% dal 7,8% del febbraio 2011, tornando comunque sopra la soglia del 7% per la prima volta dallo scorso agosto. Nei primi due mesi del 2012 le immatricolazioni del gruppo calano del 16,1%, a 135.826 unità, e la quota di mercato dal 7,7% al 7%.
Fiat in una nota spiega che la performance di febbraio è stata penalizzata dallo sciopero delle bisarche, che ha causato perdite di produzione e di vendita per 20.000 veicoli, cifra che rappresenta un 2% circa del mercato complessivo di febbraio in Europa. Buone notizie arrivano invece dai marchi Lancia/Chrysler e Jeep: il primo a febbraio ha registrato un +3,1% di immatricolazioni, il secondo addirittura un boom del 58,1%.
In apertura il titolo in Borsa di Fiat registra una lieve flessione (-0,2%).
