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Arte Fiera 2019, Bologna capitale del contemporaneo

Bologna diventa capitale dell’arte moderna e contemporanea con l’avvio di Arte Fiera, la manifestazione espositiva e commerciale giunta alla sua 43esima edizione in corso dal 31 gennaio al 3 febbraio 2019 nel capoluogo emiliano.

Arte Fiera 2019, Bologna capitale del contemporaneo

Sono 141 le gallerie presenti e 350 i collezionisti cui, per la prima volta, l’organizzazione offre uno o due pernottamenti in hotel. I visitatori attesi sono circa 50mila come lo scorso anno, ma non è questa la sola scommessa che la mostra-mercato intende vincere, sotto la nuova direzione artistica di Simone Menegoi. 

“Con quest’edizione – dice Menegoi – inauguriamo un cantiere destinato a durare diversi anni”. Obiettivo: fare largo al made in Italy anche nell’arte, al contemporaneo storicizzato, alla fotografia, ai video, alle performance, alle mostre tematiche, alle installazioni, alle giovani gallerie di ricerca. Commercio sì, ma pur sempre d’arte e cultura, con il sostegno delle istituzioni cittadine e della direzione del centro fieristico, in uno sforzo corale di tenere alto il nome della manifestazione e quello di Bologna. “Vogliamo saldare un legame sempre più stretto con la città e i suoi centri d’arte e cultura”.  Il fatto che Art City, la serie di eventi e mostre nel centro e in periferia, anticipi e accompagni la fiera commerciale nella cosiddetta “art week” è solo la prima stretta di mano che direzione artistica, Comune e musei si sono potuti dare in quest’occasione. Dal prossimo anno il rapporto diventerà ancora più stretto, le sinergie saranno maggiori, perché Bologna è sempre alla ricerca di quello spirito politico di avanguardia che ha caratterizzato la sua storia soprattutto nei primi decenni del dopoguerra. Anche nell’arte l’inaugurazione della Gam, (Galleria d’arte moderna) negli anni ’70 dimostrò la sua capacità di guardare lontano. Da quello spirito si riparte: “chi pensava che Arte Fiera fosse una manifestazione in declino si sbagliava – sostiene l’assessore alla cultura Matteo Lepore – anzi, vogliamo valorizzare sempre di più una fiera dell’arte in una città dell’arte”.

In questa nuova veste Arte Fiera ha subito una sorta di dieta dimagrante, anche per facilitare la fruizione degli artisti e delle gallerie da parte del pubblico e degli acquirenti. 

La prima novità introdotta da Menegoi è il limite di tre artisti per gallerie con stand piccoli e 6 artisti con stand grandi. “Abbiamo anche promosso la presentazione di un singolo artista in stand monografici – spiega – ottenendo un certo successo, con l’adesione di 50 gallerie. Vogliamo infatti privilegiare l’approfondimento e la specializzazione, incoraggiando i progetti ambiziosi e dal taglio curatoriale”. La manifestazione è suddivisa in due grandi ambiti: “Main Section” e “Fotografia e immagini in movimento”. La sezione principale ospita 128 gallerie con artisti dell’era moderna, esponenti dall’arte post bellica, fino all’arte contemporanea e alla ricerca. Nella sezione foto e video, i cui contenuti sono stati affidati alla piattaforma Fantom, ci sono 18 gallerie con artisti nazionali e internazionali. Cinque gallerie hanno aderito a entrambe le sezioni. 

A questi assi portanti, sono stati affiancati altri cinque progetti, fruibili in fiera:  una mostra dal titolo “Solo figura e sfondo” a cura di Davide Ferri, che riunisce per la prima volta opere delle collezioni istituzionali, pubbliche e private di Bologna e della regione. Questo spazio tornerà anche nelle prossime edizioni, per un ciclo di mostre all’interno della fiera chiamato Courtesy Emilia-Romagna, volto a celebrare il patrimonio artistico di un territorio che è “un vero e proprio museo diffuso”, per usare le parole di Menegoi;una serie di performance dal titolo Oplà a cura di Silvia Fanti; una serie di laboratori didattici “micro-macro” della Fondazione Golinelli, e uniscono arte e scienza; un ricco programma di conversazioni e incontri, dal nome inglese “talk” affidato alla rivista Flash Art; infine una installazione monumentale che accoglie i visitatori all’entrata dei due padiglioni (25-26) dove si svolge la fiera. Si tratta di “Hic et Nunc”, una lounge creata dall’artista Flavio Favelli. Molti i premi in palio. 

Alla giornata inaugurale ha partecipato anche Lucia Borgonzoni, sottosegretario al Ministero della cultura secondo la quale “questa fiera è importante per tutto il paese. Ci impegneremo per un’Iva agevolata sulle opere d’arte”.

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