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Arte antica: record mondiale a Londra per “Il ritorno del Bucintoro” di Canaletto. Aggiudicato per oltre 37 mila euro

Attesissimo, il lotto più importante della serata è stato il capolavoro di Canaletto “Venezia, il ritorno del Bucintoro il giorno dell’Ascensione”, precedentemente nella collezione del primo Primo Ministro britannico Sir Robert Walpole, che ha raggiunto €37.236.210, stabilendo un nuovo record mondiale d’asta per l’artista

Arte antica: record mondiale a Londra per “Il ritorno del Bucintoro” di Canaletto.  Aggiudicato per oltre 37 mila euro

Classic Week di Christie’s Londra in grande stile, la Old Masters Evening Sale e la Exceptional Sale hanno raggiunto un totale complessivo di £60.844.240 / $83.660.830 / €70.944.384, con un superamento del 116% della stima minima, ma soprattutto un record per il grande vedutista, Canaletto.

Solo due volte in asta, nel 1751 e nel 1993

Apparso all’asta solo due volte nei suoi 300 anni di storia, “Il ritorno del Bucintoro” si trova in uno stato di conservazione eccezionale, con la superficie dipinta splendidamente strutturata e il ricco impasto delle figure intatto. Inaccessibile agli studiosi per gran parte della sua storia, solo di recente è emerso che il dipinto era esposto al numero 10 di Downing Street, dove è documentato per la prima volta nel 1736, nella collezione del primo Primo Ministro britannico, Sir Robert Walpole (1676-1745). Questa illustre provenienza di inizio XVIII secolo lo rende – insieme al suo pendant del Canal Grande – la prima opera documentata del maestro veneziano ad essere esposta in una casa inglese, anticipando di un quarto di secolo l’acquisto da parte di Re Giorgio III dei Canaletto del Console Joseph Smith. Estremamente ambiziosa sia nelle dimensioni che nella concezione, questa veduta altamente evocativa testimonia il prodigioso talento e la tecnica rigorosa di Canaletto, dipinta all’apice della sua carriera. Si tratta della sua prima rappresentazione nota di un soggetto su cui sarebbe tornato ripetutamente, segnando il punto di partenza per Canaletto nella pittura di tali festività.

Al 10 di Downing Street

il ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione era precedentemente accompagnato da un pendant raffigurante il Canal Grande, guardando a nord-est da Palazzo Balbi al Ponte di Rialto. I due dipinti rimasero insieme fino alla vendita dell’opera attuale da Ader Tajan nel 1993, dove, comparendo all’asta per la prima volta in quasi 250 anni, raggiunse un prezzo record per un dipinto antico in un’asta francese. L’eccezionale qualità pittorica e le condizioni, insieme alla pregevole provenienza di entrambi i dipinti, fecero sì che, quando il pendant fu venduto nel 2005, raggiungesse un prezzo record mondiale per l’artista all’asta, un titolo che detiene ancora vent’anni dopo. Ciò che non era noto quando il dipinto attuale fu messo in vendita l’ultima volta è che i due dipinti condividono una notevole storia iniziale, essendo stati di proprietà del primo Primo Ministro britannico, il grande mecenate e collezionista Sir Robert Walpole. La loro presenza nella collezione di Walpole fu notata per la prima volta dallo storico dell’arte britannico ed esperto di dipinti antichi Sir Oliver Millar (1923-2007), che li trovò citati nel catalogo manoscritto del 1736 dei dipinti al numero 10 di Downing Street e nell’asta del 1751 quando furono venduti dal nipote di Sir Robert, George Walpole; la copia manoscritta della vendita è conservata nella National Art Library del Victoria & Albert Museum.

Che cosa rappresenta il Bucintoro a Venezia, simbolo della Serenissima

Cadendo il quarantesimo giorno dopo la domenica di Pasqua, la festa dell’Ascensione di Cristo era la più spettacolare di tutte le feste veneziane ed era spesso commentata da visitatori e viaggiatori. Era esclusivamente in questo giorno che veniva utilizzato il Bucintoro, la galea ufficiale del Doge di Venezia e simbolo della Serenissima. Il modello qui raffigurato, l’ultimo realizzato all’Arsenale, fu progettato da Stefano Conti e decorato dallo scultore Antonio Corradini, riconoscibile dal leone – simbolo della città di Venezia – sulla prua e dalla figura della Giustizia. Accompagnato dai funzionari della città, il doge si dirigeva al Lido sul Bucintoro e lanciava un anello in acqua, un atto simbolico che rappresentava lo sposalizio di Venezia con il mare. Era una cerimonia che riuniva l’intera città e rimase una data fondamentale nel calendario veneziano fino alla caduta della Repubblica nel 1797. Il Bacino di San Marco, dove è ambientata la scena, era il punto di arrivo abituale, e certamente il più emozionante, per i visitatori di Venezia.

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