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Andrew Grima e Omega: orologi preziosi che hanno rivoluzionato il design del “segna tempo”

Andrew Grima, il design che rivoluzionò il designer degli orologi che conquistò per la modernità collezionisti di tutto il mondo. Il marchio Omega ne fu il precursone

Andrew Grima e Omega: orologi preziosi che hanno rivoluzionato il design del “segna tempo”

Andrew Grima, colui che rivoluzionò il designer degli orologi, preziosi come gioielli, amati dalle donne e dal collezionismo sofisticato, per la modernità e sempre più amato dai collezionisti che si contendono sempre di più i pezzi più storici e originali.

Erano gli anni ’60/70 quando i più noti designer di gioielli cominciarono a dedicarsi anche all’orologeria, creando oggetti oggi molto ricercati e collezionati. Andrew Grima ha dato libero sfogo alla sua immaginazione disegnando orologi come anelli, ciondoli, orologi da tasca e clip.

Un esempio, fu Omega che nel 1969 commissionò al gioielliere artista londinese Andrew Grima la progettazione di una collezione di orologi “About Time” opere vere e proprie di design scultureo

Grima, che aveva un negozio al numero 80 di Jermyn Street e un mandato reale, nonostante fosse considerato un innovativo designer di gioielli famosi non aveva mai progettato prima un orologio. Fu il direttore di Omega, Roberto Forster a vedere che la creatività estetica avrebbe contribuito a rivoluzionare il design di un segnatempo, creando così opere d’arte “senza tempo”.

Omega ha diversi orologi incredibilmente belli e insoliti nella sua ricca storia, nessuno probabilmente più interessante di quelli progettati o ispirati dal gioielliere inglese Andrew Grima.

Orologio Greenland della rivoluzionaria collezione “About Time” di Andrew Grima. Il quadrante dell’orologio, che è ricoperto da una fetta di tormalina rosa, è stato incastonato nel braccialetto d’oro granigliato

Ciò che rendeva diverso Grima da altri designer di gioielli era la passione e l’utilizzo di grandi pietre semipreziose, anche grezze (ma anche trucioli di matita, foglie e lava fusa)e sempre incastonate in oro giallo testurizzato con accenti di diamanti bianchi. La sua moda era decisamente più vicina all’arte moderna di quegli anni mentre le grandi case di gioielli come Cartier, Van Cleef & Arpels e Boucheron preferivano continuare la tradizione.

Ebbe subito un consenso dalla direzione generale di Omega, gli oggetti realizzati non solo era esteticamente affascinanti e preziosi, piacevano alle donne e soprattutto erano portabili e resistenti nell’indossarli. Nacquero così modelli di orologi caratterizzati da un preciso design dove l’orologio concorreva a giocarsi un ruolo di co-protagonista con le pietre preziose e semipreziose, intagliate alla perfezione per creare il miglior design. Grima ha sviluppato una tecnica di saldatura di fili d’oro testurizzati insieme che gli ha permesso di creare formazioni geometriche che sembrano rigide e inflessibili ma, grazie a numerose cerniere nascoste, erano incredibilmente flessibili e facili da indossare.

Un esempio è orologio da taschino Alpine, conservato nella collezione dell’archivio Grima, è un quadrante in cristallo di quarzo fumé circondato da una cassa in oro giallo inciso e sospeso a una catena realizzata a mano. All’altra estremità della catena c’è una torcia in oro giallo incisa abbinata che sembra essere ispirata al surreale film di spionaggio del 1966 Modesty Blaise con Monica Vitti, Terence Stamp e Dirk Bogarde.

Il prezzo medio di un orologio About Time nel 1970 era di 4.000 sterline, oggi se li contendono collezionisti internazionali a valori decisamente importanti

Per tutti gli anni ’60 e ’70, i fan di Grima includevano Sua Maestà la Regina e Jackie Kennedy Onassis e tra i collezionisti gli stilisti Marc Jacobs e Miuccia Prada. Grima è deceduto nel 2007, ma la sua eredità vive nella moglie Joho e nella figlia Francesca, che, sin dalla sua morte, hanno creato nuovi modelli sotto il nome di famiglia con tutte le caratteristiche di un gioiello Grima.

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Pubblicato in: Arte

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