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IA: un italiano su due dichiara di non capire come funziona l’intelligenza artificiale

È alto il divario culturale informativo sull’intelligenza artificiale in Italia che è penultima nella classifica “Intelligenza artificiale e ruolo della tecnologia”. Il Giappone dopo di noi

IA: un italiano su due dichiara di non capire come funziona l’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale ed il suo funzionamento non sono poi così chiari agli italiani. È quanto emerge dal sondaggio di Area Studi Legacoop e Ipsos realizzato per FragilItalia e ripreso dal Sole 24 Ore, dove un italiano su due dichiara di avere una buona comprensione dell’intelligenza artificiale. Secondo l’indagine, compiuta su un campione di circa 23mila persone provenienti da trenta paesi diversi, l’Italia si attesta penultima nella classifica “Intelligenza artificiale e ruolo della tecnologia”. All’ultimo posto, il Giappone. Da un primo sguardo potrebbe essere intuitivo ritrovare la ragione anche nell‘età media dei due paesi: in Italia il dato per il 2025 si aggira attorno a 48,7 anni, mentre in Giappone, 49,8 anni.

IA ancora poco chiara nonostante la centralità della tecnologia

Come emerge dal sondaggio, un solo italiano su due dichiara di avere una buona comprensione dell’intelligenza artificiale, sempre riportato dal Sole24Ore. Il divario culturale rischia di essere, o diventare, un problema in futuro vista l’impennata dello sviluppo dell’intelligenza artificiale e il suo utilizzo ormai diffuso in tutti i prodotti di utilizzo nella società. Inoltre, il 44% degli italiani dichiara di percepire come fonte di ansia i prodotti e servizi che utilizzano l’IA, mentre per il 49% c’è chi vive con ottimismo lo sviluppo della tecnologia.

Dall’indagine effettuata, l’Italia si attesta sotto 17 punti percentuali rispetto alla media globale, 67%. A livello internazionale, l’Indonesia (91%), la Thailandia (79%) ed il Sudafrica (77%) sono i paesi con le percentuali più alti per la comprensione dell’intelligenza artificiale.

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