Dopo Volkswagen, anche Audi presenta un bilancio semestrale 2025 in forte chiaroscuro. Nel periodo gennaio-giugno, il gruppo ha registrato un utile netto in calo del 37,5%, passato da 2,15 miliardi a 1,346 miliardi di euro. Una contrazione importante, nonostante un lieve aumento del fatturato e un’accelerazione sulle vendite di auto elettriche.
A pesare sono stati soprattutto i dazi imposti dagli Stati Uniti e i costi di ristrutturazione legati alla transizione strategica del gruppo, che punta sempre più sulla mobilità elettrica. Il risultato operativo è crollato a 1,087 miliardi, in netto calo rispetto agli 1,982 miliardi dello stesso periodo del 2024.
Ricavi in aumento grazie all’elettrico, ma volumi in calo
Nel complesso, i ricavi sono aumentati del 5,2%, raggiungendo quota 32,6 miliardi di euro, sostenuti in particolare dalle vendite di auto elettriche, che hanno superato le 101.000 unità, in crescita del 32% su base annua. Tuttavia, questo slancio non è bastato a compensare il calo delle consegne totali.
Nel primo semestre, Audi, che comprende anche i marchi Bentley, Lamborghini e Ducati, ha venduto 794.088 veicoli, in flessione del 5,9% rispetto alle 843.991 unità dello stesso periodo del 2024. Anche le moto Ducati hanno registrato un calo del 5,7%, fermandosi a 30.234 esemplari venduti.
Guidance 2025 rivista al ribasso
Alla luce dei risultati del primo semestre e del contesto macroeconomico, Audi ha deciso di rivedere al ribasso le previsioni per l’intero 2025. Il gruppo ora stima di chiudere l’anno con ricavi compresi tra 65 e 70 miliardi di euro, contro la precedente forchetta di 67,5-72,5 miliardi. La marginalità operativa attesa è stata abbassata al 5-7%, rispetto al 7-9% indicato in precedenza.
Anche la previsione sul flusso di cassa netto è stata corretta verso il basso: ora si attende un range tra 2,5 e 3,5 miliardi, contro la precedente stima di 3-4 miliardi.
Audi ha infine precisato che gli effetti dell’accordo tra Stati Uniti e Unione Europea sui dazi sono ancora in fase di valutazione. Le tariffe imposte dall’amministrazione statunitense hanno avuto un impatto diretto sui margini del gruppo, contribuendo alla flessione dei risultati. La situazione rimane fluida, e l’evoluzione (o la stabilità ora con l’accordo tra Usa e Ue di dazi al 15%) dei rapporti commerciali tra le due sponde dell’Atlantico sarà cruciale per il secondo semestre.
Oggi, il titolo della casa madre Volkswagen (di cui Audi fa parte dal 1964) è in lieve calo a 99,40 euro (-0,30%).