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Borsa oggi 26 giugno: Leonardo e Rheinmetall corrono dopo l’accordo Nato sul 5%, occhi sulle banche – DIRETTA

L’attenzione dei mercati si sposta sul nodo dazi in vista della scadenza del 9 luglio. Peggiorano le Borse europee, Wall Street apre in rialzo nonostante la revisione al ribasso (-0,5%) del Pil del primo trimestre. Sale ancora Nvidia

Borsa oggi 26 giugno: Leonardo e Rheinmetall corrono dopo l’accordo Nato sul 5%, occhi sulle banche – DIRETTA

Le Borse europee chiudono sopra la parità, approfittando della “tensione calma” che fa seguito alla tregua tra Israele e Iran, con gli investitori che spostano l’attenzione dalla geopolitica al nodo dazi. Il 9 luglio scade la sospensione delle nuove tariffe Usa alla Ue, e cresce l’ottimismo per un accordo che eviti escalation commerciali. Tuttavia, la fiducia dei consumatori tedeschi mostra qualche segnale di cedimento: l’indice GfK scende a -20,3 punti, peggio delle attese, con le famiglie più orientate al risparmio nonostante migliori prospettive di reddito.

A pesare sul sentiment c’è anche l’allarme lanciato dal presidente della Fed, Jerome Powell, sulle incertezze economiche in arrivo, mentre il presidente Usa Donald Trump non perde occasione per attaccarlo, parlando di “tre o quattro nomi per sostituire il pessimo Powell”. Secondo il Wall Street Journal, l’annuncio potrebbe arrivare già prima dell’autunno.

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In questo scenario di “tensione rilassata”, i mercati europei viaggiano contrastati, ma recuperano terreno nel finale. Francoforte è la piazza migliore, Amsterdam la peggiore. In mezzo Milano, Parigi, Madrid e Londra. Il dollaro perde terreno, con il cambio con l’euro che vola ai massimi dal 2021 a 1,7 dollari. Il petrolio viaggia in rialzo, mentre il gas scende in area 34 euro al MWh.

Parte positiva Wall Street, nonostante il Pil Usa nettamente sotto delle stime nel primo trimestre: -0,5% la lettura finale, contro il -0,2% atteso.

Sul listino milanese il risiko bancario tiene banco. Secondo Il Sole 24 Ore, Banca Mediolanum starebbe valutando la cessione della storica partecipazione del 4,5% in Mediobanca, per evitare di schierarsi nella battaglia per il controllo di Piazzetta Cuccia. La decisione definitiva spetta al consiglio di amministrazione e non è ancora all’ordine del giorno. La possibile vendita potrebbe ridurre il patto di consultazione, che già ha perso pezzi dopo l’uscita di Vittoria Assicurazioni Spa. Nel frattempo, Illimity (in forte rialzo) ha annunciato lo scioglimento del patto di consultazione sul 27,2% del capitale. Sul Ftse Mib viaggiano in rosso le big del settore: Mps, Mediobanca, Bper, Unicredit e Intesa.

In ambito difesa, la Nato ha votato per aumentare le spese militari al 5% del Pil entro il 2035, con un impegno extra stimato in 400 miliardi di euro all’anno in dieci anni, spingendo anche Leonardo sotto i riflettori: Mediobanca ha alzato il target price a 61 euro. Stellantis, in ribasso, ha avviato la revisione del piano strategico a lungo termine, come comunicato dall’amministratore delegato Antonio Filosa. Sul listino principale viaggiano sotto la parità anche Buzzi e Moncler.

Fuori dal Ftse Mib, Fincantieri ha annunciato due commesse da circa 700 milioni di euro per la costruzione di navi combattenti multi missione per la Marina Militare italiana. Lo spread Btp-Bund scende a 91 punti base, vicino ai minimi dell’anno, mentre il rendimento del decennale italiano si riduce al 3,47%.

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