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Bce: nuovi sostegni all’economia. Draghi non esclude un altro Qe

Rinviato il rialzo dei tassi: potrà avvenire solo a partire dalla seconda metà del 2020 – Via ad una nuova tornata di prestiti alle banche ma con tassi meno favorevoli che in passato – E sull’Italia: “La riduzione del debito non deve essere rapida ma credibile” – Stroncatura per i minibot

Bce: nuovi sostegni all’economia. Draghi non esclude un altro Qe

Tassi ai minimi “almeno fino alla prima metà del 2020”, nuova tornata di prestiti Tltro in arrivo. Queste le novità annunciate oggi dalla Banca centrale europea. Si tratta delle ultime due mosse espansive adottate dal presidente dell’istituto centrale, Mario Draghi, in scadenza di mandato.

Nell’area euro “non ci sono probabilità di deflazione – ha detto Draghi – e ci sono probabilità molto basse di recessione, ma si rileva un calo delle attese di inflazione”, che peraltro non riguarda “solo l’Europa”. I rischi che gravano sulle prospettive dell’area euro “hanno hanno guadagnato rilevanza”: nel Consiglio direttivo della Bce “resta fiducia sullo scenario di base, ma in un contesto di accresciuta e prolungata incertezza: a marzo potevamo sperare in un accordo sul commercio (tra Usa e Cina-ndr) e sulla Brexit, ma ora è diverso”.

TASSI AI MINIMI ANCORA PER UN ANNO (COME MINIMO)

Nel dettaglio, l’Eurotower fa sapere che il primo rialzo dei tassi potrà avvenire solo a partire dalla seconda metà dell’anno prossimo. Fino ad allora, dunque, il tasso principale resterà a zero, quello sui depositi a -0,40% e quello sui rifinanziamenti marginali a 0,25%.

I PRESTITI AGEVOLATI ALLE BANCHE (TLTRO), TERZA EDIZIONE

Per quanto riguarda i nuovi finanziamenti agevolati alle banche, giunti alla terza edizione, gli istituti di credito che concederanno prestiti superiori a un valore di riferimento si vedranno abbassare il tasso d’interesse “fino a raggiungere un livello pari al tasso medio applicato ai depositi presso la banca centrale per la durata dell’operazione, con l’aggiunto di 10 punti base”. Il tasso sui depositi è a -0,40%, di conseguenza il tasso sui Tltro potrà arrivare fino a -0,30%.

In conferenza stampa, Draghi ha chiarito che il Consiglio direttivo della Bce “è determinato ad agire nel caso di contingenze avverse ed è pronto ad aggiustare tutti gli strumenti come appropriato” per garantire il perseguimento dei suoi obiettivi di politica monetaria. Non solo: in Consiglio si “è discusso di nuovi tagli dei tassi e di ripresa del Qe”, il massiccio programma di acquisto titoli lanciato dalla Bce dopo la crisi.

MINI-BOT BOCCIATI: O SONO ILLEGALI, O AUMENTANO IL DEBITO

Draghi ha anche bocciato l’ipotesi di creare i cosiddetti mini-Bot: “O sono moneta, e allora sono illegali, oppure sono debito, e allora il debito sale. Non vedo una terza possibilità. “Mi fermo qui, ma noto che la visione che i mercati sembrano avere dei mini-Bot non sembra positiva”. Non è statro questo il solo accenno di Draghi all’Italia. Dopo la bocciatura Ue ” non credo che all’Italia sara’ chiesta una riduzione rapida del debito perché per far scendere il debito occorre tempo”. Il piano dell’Italia, ha aggiunto, sarà dunque un piano a medio termine “ma deve essere credibile e la credibilità si misura su come si struttura il piano e sulle azioni che si mettono in campo per attuarlo e credo che questo sia quello che si aspettano tutti”.

POST-QE: LA BCE CONTINUERÀ A REINVESTIRE DOPO LA SCADENZA DEI BOND

La Banca centrale europea ha confermato inoltre che continuerà a reinvestire per intero il capitale rimborsato sui titoli acquistati con il Quantitative easing e arrivati poi a scadenza. Questi reinvestimenti proseguiranno “per un prolungato periodo di tempo” dopo l’eventuale rialzo dei tassi nella seconda metà del 2020, “e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario”.

RIVISTE LE PREVISIONI SUL PIL…

Inoltre, l’Eurotower ha rivisto al rialzo le previsioni sulla crescita dell’Eurozona nel 2019 (+0,1 punti, all’1,2%), ma ha anche tagliato di 0,2 punti le stime sul 2020 e di 0,1 punti quelle sul 2021, portando in entrambi i casi il dato a +1,4%.

…E SULL’INFLAZIONE

Gli esperti della Bce hanno invece alzato rispetto allo scorso marzo di un decimo di punto percentuale le attese sull’inflazione del 2019 (all’1,3%), ma hanno limato di un decimale il dato sul 2020, all’1,4%. Per il 2021 è prevista un’inflazione all’1,6%.

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