In quanto a economia e finanza il top restano le università anglo-sassoni, ma la milanese Bocconi continua nel solco di una tradizione prestigiosa e universalmente riconosciuta, e non sfigura affatto: nella graduatoria diffusa oggi da Qs, indiscussa autorità internazionale del ranking universitario, l’ateneo italiano si è infatti confermato al 17esimo posto nel mondo, come l’anno scorso, mentre il primato è andato alla statunitense Harvard, davanti al Mit e alla London School of Economics.
La Bocconi è dunque nelle migliori venti università economiche del pianeta, come ormai da anni, e assieme a Singapore (14esima) interrompe il monopolio statunitense e britannico in materia. Andando nelle specifiche discipline, per la finanza e l’accounting l’università di Via Sarfatti è 21esima, contro la 19esima posizione dello scorso anno. In Europa invece la Bocconi è quinta per economia, dietro alle britanniche Lse, Cambridge, Oxford e Ucl e quarta per la finanza dietro a Lse (seconda assoluta dietro alla solita Harvard), Oxford e Cambridge.
In entrambe la categorie la Bocconi è dunque la prima università dell’Europa continentale e tra i suoi punti di forza c’è la reputazione presso le aziende. Per l’economia in classifica ci sono anche Bologna (tra il 51 e il 100esimo posto), la Sapienza (101-150) e Ca’ Foscari, la Cattolica, le Università di Milano, Padova, Siena, Roma-Tor Vergata e Trento (tutte tra 151-200). Per la finanza nella graduatoria c’è anche l’ateneo di Bologna, tra il 51esimo e il 100esimo posto.
