A scrutinio ancora in corso ma quando ormai la vittoria del No si è confermata schiacciante, il premier Alexis Tsipras ha sottolineato “la scelta coraggiosa del popolo greco”, rilanciando l’urgenza di un colloquio con l’Europa. «Abbiamo dimostrato – ha detto – che la democrazia non può essere ricattata».
Tsipras ha invocato «un’Europa della solidarietà». La vittoria dei No, ha aggiunto, «non è una rottura con l’Unione Europea» e nemmeno la richiesta di un’uscita dall’euro. «La Grecia vuole sedersi di nuovo al tavolo delle trattative – ha aggiunto – e vogliamo continuarle con un programma reale di riforme ma con giustizia sociale. Ora anche il debito dovrà entrare nel negoziato».
Poco prima era stato il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis ha commentare il voto: “I greci hanno detto un coraggioso ‘No’ a cinque anni di ipocrisia e all’austerità. Il ‘No’ di oggi è un grande sì alla democrazia”. “Da domani l’Europa inizia a guarire le sue ferite, le nostre ferite, ha aggiunto Varoufakis, ricordando che “per cinque mesi i creditori hanno rifiutato ogni trattativa”.
