La Bpm potrebbe fondersi con un’altra banca per superare la crisi di capitalizzazione. E’ la tesi sostenuta dagli analisti di Equita. L’istituto di credito milanese dovrà approvare un aumento di capitale da 1,2 miliardi di euro nell’assemblea degli azionisti del prossimo 25 giugno. L’operazione richiesta dalla Banca d’Italia si preannuncia difficile: il titolo in borsa ha oggi una capitalizzazione di 674 milioni e le nuove azioni da emettere saranno tre volte di più di quelle attualmente in circolazione.
Per i broker di Equita, dunque, è necessaria una soluzione di sistema che riduca l”execution risk’ della ricapitalizzazione. In un assessment delle possibili fusioni con Banco Popolare e Ubi Banca, risulta vincente per Bpm il merger con Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Il motivo? La diluizione dei sindacati nell’assemblea dei soci e la possibilità di forti sinergie dal punto di vista industriale.
