Non va giù al Pdl romano la sortita del segretario della Lega Nord, Umberto Bossi, sullo spostamento di alcuni ministeri a Milano. Il trasferimento, posto dai leghisti come condizione per far sopravvivere il Governo, non è negoziabile per Gianni Alemanno, sindaco della capitale e dell’ultima grande città rimasta in mano al centrodestra. Insieme alla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, il sindaco ha dato il via per le strade del centro di Roma a una raccolta di firme per scoraggiare le mosse della Lega.
“Siamo per il federalismo, non per distruggere l’Unità nazionale” ha dichiarato Alemanno ai cronisti. “Nel suo 150° anniversario non si può pensare di smembrarne la capitale, per poi far crescere i costi della politica di milioni di euro all’anno. Ci sono dei valori non negoziabili e un patto di governo che non può essere sottoposto continuamente agli ultimatum dei leghisti. Se la Lega insiste su questa incredibile boiata, è meglio andare a votare alle elezioni”.
“Alemanno e Polverini si bagnano prima ancora che piova” ha commentato con una battuta, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, anch’egli esponente del Pdl.
