Nei primi mesi del 2011 l’Italia ha conquistato la leadership mondiale del mercato fotovoltaico in termini di nuova potenza installata, superando anche la Germania, ma nello stesso periodo il comparto ha generato soltanto il 3% dell’energia complessivamente prodotta in Italia. E’ quanto emerge dal rapporto “Costi e benefici del fotovoltaico”, elaborato da Gifi-Anie e presentato stamattina a Milano.
Ad oggi sono oltre 11mila i MWp connessi alla rete elettrica nazionale, grazie ad investimenti pari a 40 miliardi di euro ogni anno (provenienti in prevalenza dai privati) che hanno determinato la creazione di oltre 100mila nuovi posti di lavoro e di circa 20mila addetti diretti con un’età media inferiore ai 35 anni. Nel solo 2010, le casse statali hanno beneficiato di un gettito Iva pari a 4 miliardi di euro. Ad incidere notevolmente sullo sviluppo del settore sono stati gli incentivi governativi che hanno favorito l’affermazione di una filiera industriale completa con produttori, distributori e integratori di sistemi fotovoltaici, oltre a progettisti e installatori.
Nel 2010, in base alle stime di Gifi-Anie, il fotovoltaico ha prodotto un volume d’affari di circa 40 miliardi di euro, pari al 2,5% del Pil nazionale. “Il comparto – ha spiegato Valerio Natalizia, presidente di Gifi-Anie – è in forte crescita con numerosi benefici per l’intero sistema Paese: investimenti privati per l’economia nazionale, riduzione della bolletta elettrica, diminuzione delle emissioni nocive e maggior indipendenza energetica dai precari equilibri geopolitici”.
