Gli ispettori del fondo monetario internazionale sono arrivati a Roma lunedì scorso e consegneranno la loro “lettera” al Governo italiano alla fine della prima settimana di luglio. Si tratta del consueto check up annuale dello stato di salute economica del nostro Paese. Gli esperti dell’Fmi dovranno aggiornare le stime sulla crescita italiana. L’outlook di aprile prevedeva per il 2013 una flessione dell’1,5% del Pil, seguita da una ripresa dello 0,5% nel 2014.
Ora le previsioni più recenti (dal Centro studi Confindustria a Standard & Poor’s, passando per Prometeia) parlano di un -1,9% del Pil per quest’anno. Un eventuale taglio delle stime da parte del Fondo, in ogni caso, non significa automaticamente che ci sia bisogno di una manovra correttiva. Come ha ricordato il vicesegretario generale dell’Ocse, Piercarlo Padoan, “nella misura in cui questa debolezza economica è di natura ciclica questo in linea teorica non impatta sul deficit strutturale, che è l’obiettivo di finanza pubblica. Quindi noi continuiamo a pensare che manovre correttive non siano necessarie”.
