Enel ha firmato con Unicredit la sua prima linea di credito revolving legata al conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu. Nel dettaglio si tratta di un contratto di finanziamento “SDG-Linked” pari a 1 miliardo di euro. La durata prevista è di 5 anni.
L’operazione “è destinata a soddisfare l’ordinario fabbisogno finanziario di Enel ed è legata alla capacità del gruppo di raggiungere, al 31 dicembre 2021, una percentuale di capacità installata da fonti rinnovabili su base consolidata pari o superiore al 55% della capacità installata totale consolidata. Al 30 giugno 2019, tale percentuale è già pari al 45,9%”, spiega la società attraverso una nota.
In base al raggiungimento di tale obiettivo entro la data prefissata, la linea prevede un meccanismo di incremento/decremento (step up/step down) che avrà effetto sul margine di interesse applicato in caso di utilizzo della linea e sulla commissione di mancato utilizzo.
Questa nuova linea di credito, insieme al programma di emissioni obbligazionarie lanciato a settembre, mirano a sviluppare le fonti di finanziamento sostenibile della società guidata da Francesco Starace allo scopo di creare valore tramite l’integrazione degli SDG nel modello di business di gruppo.
“Con questa innovativa linea di credito proseguiamo lungo il nostro percorso di finanza sostenibile, legato al raggiungimento dei target di decarbonizzazione di Gruppo, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite,” ha commentato Alberto De Paoli, CFO di Enel. “Il diffondersi di strumenti finanziari che premiano comportamenti responsabili dal punto di vista ambientale rappresenta un’ulteriore conferma della validità dell’equazione che lega la sostenibilità alla creazione di valore. Strumenti di questo tipo saranno sempre più utilizzati nell’esecuzione della strategia di finanziamento di Gruppo.”
