Pubblicato il rapporto Istat che descrive la situazione commerciale italiana nel mese di dicembre: l’avanzo e’ stato pari a +1,4 miliardi di euro, segnando un netto miglioramento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (-3 miliardi), dovuto soprattutto all’accresciuto surplus della bilancia non energetica, attestatosi sui 6,5 miliardi contro i 2,4 di dicembre 2010.
A livello congiunturale, sempre nel mese di dicembre, si è registrato un aumento delle esportazioni pari al 4,2%, con una crescita molto sostanziosa verso i mercati extra Ue (+5,6%). Cala del 3,2% invece l’import dai Paesi extra Ue, generando il ribasso delle importazioni dello 0,8%.
La crescita tendenziale del 5,7% delle esportazioni a dicembre si spiega essenzialmente con l’aumento dalle vendite sui mercati extra Ue (+11,4%), mentre risulta poco rilevante la variazione dello 0,8% verso la Ue. Anche la diminuzione delle importazioni (-8,4%) dipende in gran parte dai flussi provenienti dai Paesi extra Ue (-12,5%).
Sempre a dicembre, la dinamica tendenziale dei volumi e’ leggermente positiva per l’export (+0,4%) e in forte contrazione per l’import (-16,4%). Nell’anno i volumi esportati sono aumentati del 4%, quelli importati si sono ridotti dell’1,8%.
Considerando invece l’ultimo trimestre si registra la crescita dell’1,4% delle esportazioni, rispetto al trimestre precedente, con un incremento maggiore sui mercati Ue (+1,8%). Per gli acquisti dall’estero si osserva una flessione del 2,1%.
Guardando poi all’intero 2011 si può constatare l’incremento delle esportazioni dell’11,4%, e anche in questo caso l’aumento più sostanzioso, del 14,9%, si registra nell’export extre Ue. Le importazioni sono aumentate dell’8,9% (+12,6% dai Paesi extra Ue e +5,8% dai Paesi Ue).
Nel corso dell’anno il deficit si e’ attestato a 24,3 miliardi di euro, in miglioramento rispetto al 2010 (-30 miliardi), miglioramento spiegabile, più nel dettaglio, con il sostanzioso aumento dell’avanzo commerciale non energetico, passato dai 22 miliardi del 2010 ai 27,1 dell’ultimo anno, aumento parzialmente vanificato dal peggioramento del deficit energetico, a 61,4 miliardi dai 52 del 2010.
